freccia__s.gif (396 byte)

Il numero di aprile '01

apr01.jpg (32741 byte)

linea_verticale.gif (64 byte)

Gli articoli
Commiato
Il simbolo dei cinquant'anni della Fim Cisl
Il 6^ Congresso della Fim Cisl provinciale
Il premio degli "orologi del tesseramento"
L'Evoluzione degli iscritti alla Fim in provincia dal 1998 al 2000
La rete informatica Cisl per tutti i delegati sindacale della Fim
Contratto: le prime 10 ore di sciopero
Contratto: l'indennità di vacanza contrattuale (IVC)
Cig e mobilità: aggiornamento al 2001 delle indennità salariali
Bilancio Fim provinciale: finalmente l'equilibrio nei conti
Whirlpool: mobilità per 247 indiretti
Orologi del tesseramento: continua l'onda lunga del 2000
Iscriversi alla Fim con bonifico bancario
I nuovi organismi dirigenti della Fim provinciale
 

Commiato

Dopo vent'anni di militanza nella Fim Cisl di Varese e dopo averla guidata negli ultimi 14, prima come segretario generale del comprensorio e poi come coordinatore responsabile della provincia, lascio il nostro sindacato di categoria, per un incarico nella segreteria della Cisl di Varese.

L'avvicendamento si è reso necessario per una corretta applicazione della rotazione dei dirigenti nelle cariche sindacali, tra l'altro espressamente prevista dallo statuto della nostra associazione.

Alla carica di coordinatore responsabile della Fim provinciale è stato eletto Antonio Vassallo, che dal 1992 ha guidato insieme al sottoscritto la nostra associazione e che pertanto ne saprà garantire la continuità sulle linee politiche e organizzative che, tutti insieme, abbiamo contribuito a definire in questi anni e che sono state riconfermate nell'ultimo congresso provinciale.

Lasciando la Fim, lascio anche la direzione e la redazione di Informazione Fim, un impegno che mi ha accompagnato, con periodica puntualità, negli ultimi tredici anni, per 120 numeri. E' stata un'esperienza impegnativa, ma anche avvincente, che dimostra come pure una piccola associazione di categoria, con scarsi mezzi economici, possa ambire ad una iniziativa editoriale di tutto rispetto.

Alla guida di Informazione Fim mi sostituisce Loris Andreotti, a cui faccio tutti i miei auguri e che sono sicuro saprà dar continuità a questa pubblicazione, che in più occasioni i delegati e gli stessi iscritti hanno confermato di apprezzare.

L'esperienza nella Fim per me è stata insieme un'esperienza professionale, un'esperienza politica ed un'esperienza umana, in sintesi un'esperienza di vita. Mi ha confermato l'importanza e la costante attualità nella nostra società dei valori dell'associazionismo democratico e della solidarietà, che sono poi i valori fondanti del nostro sindacato, quelli che ancora guidano la sua azione quotidiana. Di questi valori e della loro concreta traduzione in azioni ed iniziative a favore di tutti i lavoratori continua ad esserci un grande bisogno ed è questo il fondamento della vita e della forza dell'associazione sindacale, qualunque sia il contesto politico e sociale in cui è chiamata ad operare.

Sono anche le convinzioni con cui ho operato nella Fim e che mi accompagneranno nel nuovo incarico confederale.

A tutti voi, associati , attivisti, delegati sindacali, responsabili di strutture della Fim di Varese, ed in particolare a quelli con i quali le circostanze mi hanno consentito di collaborare più assiduamente, va il mio ringraziamento ed un affettuoso saluto.

Sergio Moia

Freccia_alto.gif (405 byte)

L'evoluzione degli iscritti alla Fim provinciale di Varese dall'anno dell'unificazione ad oggi (1998-200)

1998

2000

var.

Zona Laghi

628

565

-10,0%

Zona Varese

596

569

-4,5%

Zona Gallarate

595

591

-0,7%

Zona Busto A.

381

393

3,1%

Zona Saronno

373

350

-6,2%

Aermacchi

328

302

-7,9%

Agusta

346

309

-10,7%

Bticino

184

189

2,7%

Whirlpool

345

532

54,2%

Totale

3776

3800

0,6%

 

Freccia_alto.gif (405 byte)

Ai delegati Fim

Allargata a tutti la possibilità di accedere alla Rete informatica Cisl

Il congresso provinciale della Fim ha deciso di aprire a tutti i delegati che lo richiedano la possibilità di collegarsi dal proprio computer alla Rete informatica della Cisl, su cui gira anche quella della Fim. Per ottenere l'accesso i delegati dovranno farne richiesta al proprio operatore sindacale o dovranno richiederlo direttamente alla Fim di Varese, tramite l'icona postale del suo sito web all'indirizzo www.fim.varese.it

La Segreteria provinciale Fim Cisl

Freccia_alto.gif (405 byte)

10 ore di sciopero per il rinnovo del contratto

Le prime 2 per l'organizzazione di assemblee di informazione dei lavoratori. Altre 4 delle otto restanti da concentrare nella giornata di venerdì 18 maggio con l'organizzazione di manifestazioni provinciali. Dichiarato lo sciopero degli straordinari. Continua la trattativa con Confapi che non si è accodata alla proposta di Federmeccanica.

L'irrigidimento, la miopia e forse anche un avventato calcolo politico di Federmeccanica hanno impedito quella trattativa costruttiva perseguita dal sindacato fin dalla stesura della piattaforma e costringono purtroppo alla "solita" vertenza, che procede a suon di scioperi e di manifestazioni. A qualcuno potrà anche far piacere, tuttavia pensiamo che ai lavoratori metalmeccanici interessi soprattutto un buon accordo in tempi ravvicinati e che siano disponibili alla lotta solo perché è necessaria. Per questo il nostro augurio è che sia intensa, ma breve. La Confapi, diversamente che in altre occasioni, ha lasciato filo da tessere ed il sindacato ha subito raccolto questa prospettiva. Tutto deve servire a un buon accordo in tempi veloci.

Riportiamo di seguito il comunicato nazionale degli esecutivi di Fim Fiom Uilm

Nel decisivo incontro del 19 aprile, a pochi giorni dalla scadenza della moratoria, Federmeccanica, per il rinnovo biennale del contratto, ha formalizzato una proposta salariale di 85.000 lire al 5° livello, equivalenti alla sola inflazione programmata. Ha inoltre aggiunto che la condizione per una possibilità di innalzamento di questa cifra è l'accettazione del meccanismo degli assorbimenti di quote di salario aziendale, già rifiutato dal sindacato nel precedente incontro.

Questa proposta non solo è quantitativamente inaccettabile come base per ricercare un accordo, ma rivela un disegno di rimessa in discussione dei due livelli contrattuali che affiderebbe al contratto nazionale la sola inflazione programmata e tutto il resto a un livello aziendale insufficientemente esteso e largamente dipendente dalla redditività.

Sparisce completamente, oltre alla richiesta sul settore, il diritto a un recupero del differenziale di inflazione e con ciò il fondamentale obiettivo dell'accordo di luglio, che è la tutela del potere d'acquisto delle retribuzioni.

Da questo punto di vista, la proposta formulata ieri al tavolo Confapi di 98.000 lire supera almeno l'inflazione programmata. Perciò Fim Fiom Uilm, pur considerandola insufficiente, proseguiranno il confronto a quel tavolo per verificare l'esistenza di ulteriori spazi di miglioramento della proposta stessa.

Tutto ciò avviene in un preoccupante quadro di inflazione reale (3%), ben superiore a quella programmata per il 2001 (1,7%), che rende ancor più necessario un accordo di pieno recupero.

A questo riguardo, Fim Fiom Uilm giudicano insufficiente l'azione del Governo per ridurre l'inflazione, che è stata trascinata, negli ultimi mesi, da prezzi interni in gran parte amministrati o amministrabili.

Gli Esecutivi nazionali di Fim Fiom Uilm, riuniti a Roma il 24 aprile 2001, confermano pertanto le due ore di sciopero, già proclamate in conclusione dell'incontro con Federmeccanica del 19 aprile, da realizzarsi con assemblee di discussione e confronto con i lavoratori.

Ritengono però necessaria una risposta ampia di lotte e proclamano perciò ulteriori otto ore di sciopero per tutta la categoria, da realizzarsi nel mese di maggio, e lo sciopero di tutti gli straordinari. Di tali otto ore, almeno quattro andranno realizzate nella giornata nazionale di lotta di venerdì 18 maggio, con manifestazioni provinciali.

Invitano quindi tutte le strutture di Fim, Fiom, Uilm ad attivarsi per sensibilizzare e mobilitare i lavoratori contro la pericolosa volontà politica della controparte."

Roma, 24 aprile 2001

Approvato all'unanimità.

Freccia_alto.gif (405 byte)

Bilancio 2000

Finalmente l'equilibrio dei conti

Seppur con un anno di ritardo, l'equilibrio nei conti è arrivato. Lo ha conseguito insieme tutta la nostra struttura, al centro mantenendo una grande attenzione al contenimento dei costi, che sono leggermente scesi rispetto allo scorso anno, nelle zone e nelle fabbriche con uno sforzo caparbio di proselitismo, che ha saputo conseguire gli obiettivi assegnati dalla Convention dello scorso anno, ossia i 3.800 iscritti.

Il risultato, sul piano economico, è quello del pareggio di bilancio e quindi del conseguimento di una gestione equilibrata della Fim provinciale, un obiettivo che, dopo i primi due anni di attività, non si presentava per niente scontato.

Le entrate sono aumentate rispetto allo scorso anno di circa 50 milioni, un obiettivo tutto ascrivibile alla campagna di tesseramento del 2000, poiché le entrate di altra natura, già in sé marginali, sono diminuite rispetto allo scorso anno.

Anche le uscite, come dicevo sopra, sono diminuite, e hanno seguito i trend dei due anni precedenti nella loro composizione interna. In particolare si è ottenuta un'ulteriore contrazione delle spese per il personale, che passano dal 42,40% delle uscite nel 1998, al 38,55% attuale. Un'analoga riduzione dei costi si è avuta nelle spese di gestione, passate nello stesso periodo dal 11,18% al 8,14%. Questo risultato è stato possibile, senza penalizzare l'attività, per l'uso massiccio delle cosiddette "nuove tecnologie", in particolare quelle informatiche, a cui l'organizzazione ha fatto sempre più ricorso, a tutti i suoi livelli, aumentando consistentemente le capacità di gestione dei processi di comunicazione, informazione e supporto organizzativo e contrattuale degli operatori sindacali. Un contributo analogo è venuto dalla formazione, che ha rafforzato l'autonomia operativa dei delegati e quindi la possibilità di decentrare attività nelle fabbriche.

Sono invece aumentati i costi dell'attività sindacale (passati dal 12,15% del 1998 al 15,45%) e della contribuzione alle strutture superiori, Cisl e Fim, passati nello stesso periodo dal 27,67% al 30,82%, una differenza pari a 36 milioni in cifra assoluta, ossia uguale al 57% dell'aumento delle entrate della Fim di Varese tra il 1998 ed il 2000.

E' un dato che purtroppo la dice lunga sulla continua retorica con cui nella Cisl si parla della crescente importanza della "periferia", a cui destinare sempre maggiori risorse. La realtà, come si vede, sta a dimostrare che le cose seguono un corso ben diverso.

Si mantengono alte le spese per l'attività di formazione, in linea con i due esercizi passati, a dimostrazione che continua a restare strategico per la Fim di Varese l'investimento in questo campo.

Si è infine tornati ai livelli del 1998 quanto all'incidenza degli oneri fiscali e finanziari.

In sintesi, la situazione è stata risanata, lo si è fatto soprattutto aumentando il tesseramento, e non con qualche entrata straordinaria, e lo si è fatto anche con una costante attenzione ai costi. Ciò garantisce una certa stabilità della situazione anche per gli anni futuri, sempre però mantenendo una forte tensione agli obiettivi, come del resto è stato fatto in questi ultimi due anni. Il 2001 in particolare si presenta ancora come un anno abbastanza difficile, sia per le spese straordinarie dovute all'organizzazione dei congressi, sia per quelle del personale, dovute alle sovrapposizioni necessarie per gestire nel modo migliore gli avvicendamenti. Tuttavia l'organizzazione è ormai sufficientemente consolidata per far fronte con serenità anche a questi impegni.

Sergio Moia

Freccia_alto.gif (405 byte)

Richiesta dall'azienda

Mobilità per 247 indiretti alla Whirlpool

In data 10 aprile la Whirlpool ha comunicato alle organizzazioni sindacali l'apertura della procedura per mettere in mobilità 247 lavoratori, prevalentemente impiegati. La procedura riguarda tutto il gruppo in Italia, ovvero gli stabilimenti di Comerio, Cassinetta di Biandronno, Trento, Siena e Napoli. L'area Varesina è numericamente la più interessata con 197 esuberi.

Le motivazioni addotte per richiedere la mobilità sono state individuate nel bilancio negativo del 2000 e in un mercato critico, che non accetta aumenti di prezzo dei prodotti e che quindi impone la necessità di ridurre i costi e, per farlo, di riorganizzare gli uffici.

L'atteggiamento del coordinamento sindacale del gruppo è stato unitario e contrario al provvedimento, richiedendo l'approfondimento delle motivazioni portate dall'azienda, e un maggior impegno sulle prospettive per il futuro.

Entro la fine di aprile si sono tenuti i primi due incontri in cui l'azienda ha illustrato le problematiche di mercato, gli investimenti programmati sui prodotti, sul ciclo di lavoro e sui marchi di vendita, le prospettive produttive degli stabilimenti italiani.

Le critiche del sindacato, in parte accettate dall'azienda, sono state focalizzate sulle recenti scelte di mercato della Whirlpool e su una parte di quelle effettuate nell'ambito dei processi di riorganizzazione degli ultimi anni.

Su tutta la problematica sono stati ovviamente coinvolti gli impiegati dell'area varesina, che hanno partecipato massicciamente alle assemblee, dando anche un contributo sostanziale alla definizione degli obiettivi da porsi nel confronto con l'azienda, in particolare la riduzione del numero degli esuberi e quindi una diversa riorganizzazione rispetto a quella proposta, di cui sono stati criticati i limiti anche sotto il risvolto della funzionalità.

Il sindacato pertanto propone di contenere il numero dei lavoratori da porre in mobilità, limitandolo a coloro che matureranno nel suo ambito il diritto alla pensione. Per questo motivo per Fim Fiom e Uilm non deve essere identificata la posizione da eliminare con la persona che ci lavora. Inoltre l'azienda dovrà considerare con attenzione le ripercussioni negative della perdita del lavoro, sia sul piano personale che familiare, prevedendo forme di integrazione economica per tutta la durata del periodo di mobilità.

Su questi aspetti è già stata avviata una discussione di merito con l'azienda, che riprenderà il giorno 7 maggio.

Antonio Vassallo 

Freccia_alto.gif (405 byte)

Orologi del tesseramento

"L'onda lunga" del 2000 aiuta ancora, ma la tensione non deve calare

Il confronto degli orologi con quelli di un anno fa inverte i dati dei due quadranti. Nel quadrante dell'obiettivo i dati del 2001 sono più favorevoli rispetto all'anno precedente. In genere cioè, fatte le eccezioni di Saronno e della Whirlpool, l'obiettivo è più vicino e quindi più facile da conseguire. Nel quadrante del raffronto, le cose vanno diversamente. Tranne il caso della zona Laghi, la performance del nuovo tesseramento non raggiunge i livelli dello scorso anno. Il primo risultato è facile da spiegare: la robusta campagna di tesseramento del 2000 lascia il segno anche sul 2001, con un dato di partenza superiore di 200 iscritti a quello dell'anno precedente e quindi con obiettivi finali più vicini. Il secondo dato ci deve far riflettere un po' di più. Da una parte si può comprendere come sforzi eccezionali sul piano del proselitismo, come quello che ha caratterizzato i primi quattro mesi del 2000, non sono facili da ripetere. Va anche considerato che l'avvio del 2001, se è inferiore ai risultati del 2000, è anche decisamente migliore di quello del 1999 e quindi può essere comunque considerato un andamento positivo. Dall'altra parte però si impone un richiamo all'attenzione di tutti, dentro la Fim di Varese, soprattutto nel caso di quelle strutture dove la divaricazione nel raffronto con l'anno precedente è più marcata, come nelle zone di Busto e di Saronno, oppure in quello di strutture che stanno sotto ai risultati già molto deludenti dell'anno precedente, come il caso dell'Agusta. Il 2000 ha dimostrato che il risultato complessivo del tesseramento si raggiunge solo con uno sforzo corale e non con qualche performance importante, ma isolata.

Gli obiettivi del 2001 sono stati discussi a lungo all'interno delle strutture della Fim di Varese, sono stati ben ponderati e quindi giudicati realistici.

L'andamento delle entrate della nostra associazione è strettamente legato a quello della contribuzione degli iscritti, da cui dipende per più del 95%, come si può facilmente constatare nell'articolo specifico pubblicato in questo stesso numero di Informazione Fim.

Ci sono insomma tutte le buone ragioni per non demordere e per darsi da fare.

Freccia_alto.gif (405 byte)

Iscriversi con bonifico bancario

A partire dal gennaio 2001, a seguito di una convenzione della Fim di Varese con la Banca Popolare di Milano, è possibile iscriversi alla nostra associazione anche con bonifico bancario periodico (RID). E' sufficiente firmare una delega alla Fim e consegnarne copia alla propria banca, tutto procederà in seguito automaticamente, compreso l'aggiornamento annuale della quota tessera, fino a diversa disposizione che comunque l'associato può, in qualsiasi momento, dare alla propria banca, avvertendo contemporaneamente il sindacato. La convenzione prevede la gratuità dei costi del bonifico per l'iscritto e il versamento della quota di iscrizione su base quadrimestrale.

Ricordiamo che le altre forme di versamento della quota tessera sono tramite delega all'azienda, tramite bollettino postale e, ovviamente, tramite sottoscrizione diretta presso una qualsiasi sede della Fim provinciale.

Freccia_alto.gif (405 byte)