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Il testo dell'accordo firmato in Agusta

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Il testo dell'accordo nazionale di armonizzazione dei contratti Federmeccanica/Intersind

Gruppo Agusta

Accordo sull’armonizzazione tra i contratti ex Intersind e Federmeccanica

Aperta la strada per un accordo generale sulla professionalità nel Gruppo

Dopo alcuni mesi di tensione, il clima sindacale negli stabilimenti Agusta della provincia si è finalmente stemperato, a seguito di un’intesa trovata con la direzione aziendale, che riguarda il problema del riconoscimento della professionalità dei lavoratori, una delle questioni che hanno tenuto banco nei conflitti precedenti insieme ad alcuni problemi di organizzazione del lavoro.

L’accordo formalmente applica un’intesa stipulata tra le organizzazioni sindacali metalmeccaniche e Federmeccanica in occasione dell’ultimo rinnovo del contratto nazionale. L’intesa, prendendo atto dello scioglimento dell’associazione delle imprese a partecipazione statale, l’Intersind, estende la normativa del contratto privato anche alle aziende prima inquadrate con il contratto Intersind, tra cui appunto il gruppo Agusta. I due contratti differivano soprattutto in materia di inquadramento professionale e quindi si è dovuto trovare un’armonizzazione, cioè una soluzione per ricondurre i criteri di inquadramento del contratto ex Intersind a quello Federmeccanica. Il problema si è presentato critico soprattutto per i lavoratori con qualifica operaia e impiegatizia classificati al 6^ livello del contratto ex Intersind, un livello non presente nel contratto privato, che si ferma al 5^ livello per gli operai (con una indennità aggiuntiva di 55.000 lire -chiamata ERP- per quelli più professionalizzati) e che ha come corrispettivo per gli impiegati il livello 5^S, limitato però alle figure che esercitano un ruolo di coordinamento di altri lavoratori. Il criterio dell’armonizzazione nazionale è stato quello di portare tutti gli operai "ex-6^ livello Intersind" al 5^ livello Federmeccanica, riconoscendo loro l’indennità ERP e mantenendo la differenza restante della retribuzione professionale in una voce di superminimo individuale. Per gli operai sono stati inoltre mantenuti i profili professionali previsti nel vecchio contratto. Gli impiegati sono invece stati inquadrati nel 5^ livello super, un livello con il medesimo salario professionale, salvo casi particolari, che avrebbero potuto essere arretrati al 5^ livello, sempre con accantonamento della differenza retributiva in una voce di superminimo individuale e dopo un esame specifico con le organizzazioni sindacali.

La soluzione trovata nel contratto nazionale ha infine previsto un periodo transitorio, dal 8 giugno 1999 al 30 novembre 2001, per rendere operative quelle intese, con accordi applicativi da stipularsi a livello aziendale ed ha riconosciuto ai lavoratori interessati gli aumenti del contratto nazionale corrispondenti al livello 5^S fino all’attuale biennio di rinnovo del contratto nazionale.

La trattativa con Agusta è appunto partita alla fine dello scorso anno da questo rinvio previsto dagli accordi nazionali. L’azienda, in un primo tempo, ha dichiarato la volontà di attenersi strettamente alle intese trovate a livello nazionale, concedendo al massimo la rivalutazione del salario dei lavoratori con qualifica operaia ex 6^ livello, di applicare cioè gli aumenti previsti dal contratto nazionale per il 5^ livello super per un periodo più lungo di quello convenuto (attuale biennio) da concordarsi a livello aziendale.

Ciò ha provocato una radicalizzazione delle tensioni in fabbrica, per l’incertezza che perdurava sulle condizioni future dei lavoratori di ex 6^ livello, ma soprattutto perché avrebbe precluso in futuro l’accesso a quel livello professionale previsto dal precedente contratto sia ai lavoratori con qualifica operaia, sia a quelli con qualifica impiegatizia, riducendone le possibilità di carriera.

La trattativa e l’accordo che ne è seguito cambia le cose in senso più favorevole ai lavoratori.

Nella forma il testo dell’intesa si limita a recepire ed applicare l’accordo nazionale, ma nella sostanza le parti firmatarie si sono vincolate ad una serie di impegni richiamati nel testo sottoscritto. Tra questi il più importante è l’avvio di una trattativa per la revisione dei sistemi di riconoscimento e classificazione della professionalità in fabbrica, secondo le indicazioni già scaturite dal rapporto finale di una commissione paritetica, formata dai rappresentanti della direzione aziendale e da quelli del sindacato, documento sottoscritto nello scorso mese di luglio. Il primo impegno che le parti hanno convenuto di affrontare in questa nuova trattativa, ponendosi l’obiettivo di trovare soluzioni adeguate entro le ferie, è quello dell’individuazione di un livello professionale aziendale che sostituisca a tutti gli effetti l’ex 6^ livello operaio, ripristinando per questa qualifica professionale lo sviluppo di carriera già presente nel contratto ex Intersind; è inoltre quello di definire una declaratoria aziendale impiegatizia per il livello 5^ super, che allarghi la possibilità di inquadramento in questo livello all’insieme degli impiegati che nel periodo precedente avevano la possibilità di accedere al 6^ livello ex Intersind.

Con questo l’accordo risolverà in termini positivi uno dei temi più aspri del contenzioso che dalla metà dello scorso anno aveva determinato la contrapposizione con le organizzazioni sindacali e le Rsu aziendali ed aprirà la strada ad un accordo generale sulla professionalità, come era nelle intenzioni del sindacato fin dall’ultimo accordo aziendale del 1997.

Quest’ultimo impegno costituisce indubbiamente la pagina più complessa, ma anche più ambiziosa da scrivere nei prossimi mesi.

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