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Il numero di maggio '07

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Gli articoli
CCNL: parte unitariamente il rinnovo
Artifond: dopo anni finalmente si parte
Cobra: accordo pdr
Finanziaria 2007: novità per gli scontrini fiscali
Fim for Africa: primi passi del progetto

 

Parte unitariamente il rinnovo del contratto Nazionale.

Dopo un lungo periodo di discussione le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno definito giovedì 12 aprile l'ipotesi di piattaforma per il rinnovo dei contratti nazionali dell'industria metalmeccanica e della installazione di impianti. Una piattaforma molto impegnativa nella parte normativa a cui si aggiunge una richiesta salariale decisamente oltre l'inflazione, per recuperare il potere d'acquisto ridimensionato dal cambio euro-lira.

L'ipotesi verrà sottoposta anzitutto all'Assemblea Nazionale dei 500 delegati (viene quindi riconfermato il percorso democratico sperimentato nell'ultimo rinnovo salariale) e poi successivamente verrà illustrata e discussa nelle assemblee dei lavoratori, per essere messa in approvazione tramite referendum nei giorni 22, 23 e 24 maggio.

La prima richiesta punta a migliorare i diritti di informazione; oltre all'ampliamento delle funzioni e delle materie dell'Osservatorio Nazionale, si richiede un allargamento dei diritti di informazione e consultazione delle RSU in tutte le aziende con almeno 50 dipendenti.

La seconda richiesta riguarda una regolamentazione del mercato del lavoro. Fim, Fiom e Uilm assumono come uno dei temi centrali il contrasto della precarietà del lavoro. A tal fine viene rivendica la formalizzazione della centralità del contratto di lavoro a tempo indeterminato e la definizione di percentuali massime di ricorso al lavoro precario, nonché la definizione di percorsi certi di stabilizzazione. Viene inoltre richiesta la definizione di una normativa di garanzia per le lavoratrici e i lavoratori in appalto.

Il terzo punto è quello che riguarda l'Inquadramento professionale. La riforma del sistema di classificazione dei lavoratori è sicuramente un punto cardine della piattaforma. Viene richiesto il passaggio dalle attuali categorie a un nuovo sistema articolato in 5 grandi fasce professionali. La gestione concreta dell'evoluzione professionale dei lavoratori nel nuovo sistema sarà realizzata con modalità definite nel CCNL e affidate alla contrattazione aziendale. A tale scopo verrà anche definito nel CCNL un nuovo istituto salariale legato alla professionalità da contrattare in azienda.

Quarta richiesta riguarda i diritti e le normative. Nella piattaforma sono presenti richieste che affrontano importanti temi quali l'orario di lavoro, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e normative specifiche per i lavoratori immigrati. Si richiedono inoltre l'adeguamento delle indennità di trasferta e reperibilità e delle maggiorazioni sulla "banca ore" e sull'orario "plurisettimanale".

Infine il salario. Su tale capitolo vengono fatte due precise richieste:

- la definizione di un istituto contrattuale a titolo di "mancato premio di risultato". Tale istituto assorbirà i 130 euro già previsti dal rinnovo del 2006 e verrà incrementato di ulteriori 30 euro mensili per 13 mensilità;

- un incremento dei minimi tabellari pari a 117 euro mensili al 5° livello che corrispondono a 101 euro al 3° livello. Tali incrementi avranno decorrenza per tutti lavoratori in forza dal 1° luglio 2007 e non assorbiranno retribuzioni individuali.

Richieste importanti che danno spessore a questo rinnovo contrattuale. e che dovrà però avere una conclusione all'altezza delle aspettative.

 

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ARTIFOND

Dopo anni di tentativi finalmente si parte

Erano anni che ci si provava, sempre inutilmente. L'entrata in vigore del decreto legislativo 252 ha convinto anche i più "scettici" e finalmente si parte. ARTIFOND è il fondo di pensione complementare, costituito per via contrattuale dalle organizzazioni imprenditoriali e dalle organizzazioni sindacali per i dipendenti delle imprese artigiane affinché possano costruirsi una PENSIONE AGGIUNTIVA al trattamento pensionistico pubblico obbligatorio.

Anche Artifond, come Cometa e Fondapi, può utilizzare il contributo dell'azienda a vantaggio della pensione integrativa, consente di godere dei benefici fiscali riconosciuti dalla legge, fornisce ampie garanzie di controllo agli associati. Con Artifond, ogni lavoratore che decide liberamente di aderire diventa titolare di un proprio conto pensionistico individuale, sul quale verranno accreditati i contributi da lui versati, i contributi dell'azienda, la quota del TFR maturando, più i rendimenti ottenuti dalla gestione finanziaria delle quote versate.

Come stabilito dai contratti nazionali di categoria in vigore, la contribuzione ad ARTIFOND è costituita da:

- una quota minima dell'1% a carico del lavoratore da trattenersi in busta paga; il lavoratore può fissare liberamente una quota maggiore;

- una quota di circa l'1%, a carico del datore di lavoro, la cui percentuale è stabilita dal contratto di lavoro;

- infine, il lavoratore già occupato alla data del 28/4/1993,verserà ad ARTIFOND il 16% della quota di TFR maturata nell'anno, oppure l'intero TFR; chi ha versato il suo primo contributo alla previdenza obbligatoria dopo il 28/4/1993 verserà il 100% del TFR.

Il fondo pensione è autonomo e agisce attraverso i propri organi sociali. Infatti, l'amministrazione del fondo è affidata ad organismi eletti direttamente da lavoratori ed imprese associati. ARTIFOND, come tutti i fondi negoziali non ha fine di lucro. Ne consegue che i fondi negoziali costano meno dei fondi bancari e assicurativi. All'atto dell'adesione, in unica soluzione sono versate le spese d'iscrizione nella cifra di euro 10,32 (5,16 a carico dell'impresa e 5,16 a carico del lavoratore). La gestione finanziaria è affidata a società specializzate nella gestione del risparmio, sulla base di convenzioni appositamente autorizzate. Il tutto si svolge sotto il controllo della commissione di vigilanza (Covip).

Ogni associato, quando uscirà da ARTIFOND, riceverà una prestazione personalizzata (pensione e/o capitale) frutto di quanto effettivamente versato sul proprio conto pensionistico, ai quali saranno aggiunti i rendimenti finanziari realizzati negli anni d'adesione al fondo. Al momento della cessazione del rapporto di lavoro ARTIFOND eroga agli associati una pensione aggiuntiva a quella pubblica. L'associato potrà richiedere la liquidazione di quanto maturato fino al 50% del capitale e il resto potrà richiederlo con riscossione mensile sotto forma di rendita. Qualora il capitale versato, compresi gli interessi maturati, non sia sufficiente per erogare una rendita, all'associato sarà liquidato l'intero capitale. Hanno inoltre diritto di riscuotere l'intero capitale gli associati che hanno versato meno di 5 anni di contributi al fondo. Cambiando azienda si può mantenere la posizione presso il fondo, trasferire la posizione presso il fondo negoziale applicato nella nuova azienda o riscattare la posizione. In caso di decesso del socio prima della maturazione del diritto alle prestazioni, l'intera posizione è riscattata dagli eredi, o in mancanza da altra persona designata dal socio.

Anche ARTIFOND prevede che ogni associato possa ottenere in qualsiasi momento l'anticipazione del 75% dei contributi accumulati nel fondo per far fronte a spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a sé, al coniuge e ai figli. Per l'acquisto o ristrutturazione della prima abitazione, per se o per i propri figli l'anticipo, sempre del 75%, si può ottenere dopo 8 anni d'iscrizione. Infine per ulteriori esigenze degli aderenti dopo 8 anni d'iscrizione si possono ottenere anticipi del 30% di quanto versato. Tali condizioni, sono migliorative rispetto a quanto è oggi previsto per l'utilizzo del TFR.

Il fondo comunica entro il 31 marzo di ciascun anno agli iscritti l'andamento della gestione complessiva, i rendimenti e l'ammontare della posizione individuale. Tali informazioni potranno essere visualizzate sul sito web del fondo, previo inserimento di una password individuale che ARTIFOND invierà ad ogni socio.

Per aderire ad ARTIFOND è sufficiente compilare il modulo d'adesione che si può ottenere attraverso la Cisl e le sue categorie, oppure richiederlo all' azienda o scaricarlo dal sito web www.artifond.it (vedi inserto). I moduli d'adesione vanno sottoscritti in quattro copie dal lavoratore e dall'azienda e inviati alla sede del fondo pensione, anche attraverso il sindacato o gli enti bilaterali. L'adesione decorre dalla data di sottoscrizione del "Modulo d'adesione".

 

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Cobra: relazioni sindacali da grande azienda ….. ma la Fiom si defila

E' stato rinnovato l'accordo sul premio di risultato alla Cobra di Varese, azienda leader nel campo degli antifurti con un organico oggi di quasi 400 dipendenti (oltre a una cinquantina di lavoratori somministrati) che è raddoppiato in cinque anni. Un accordo che riscrive le regole delle relazioni sindacali, giunto dopo una trattativa durata 8 mesi sulla base di una piattaforma unitaria e a 16 mesi dalla scadenza dell'accordo precedente.

Nel merito, l'accordo prevede un sistema di informazioni sulla formazione pianificata e consuntiva, investimenti, andamento del gruppo, piani produttivi, organici, orari, e andamento degli indicatori del premio. Queste informazioni sono basilari per supportare le linee guida di inserimento delle nuove assunzioni attraverso diversi strumenti quali il tempo determinato, il lavoro somministrato, il part time verticale e l'apprendistato, per arrivare alla stabilizzazione con il contratto a tempo indeterminato. Le assunzioni definitive privilegeranno appunto i lavoratori che già lavorano per Cobra con queste tipologie contrattuali attraverso una sorta di "prelazione". Nessun meccanismo automatico quindi, ma un percorso da gestire, verificando anche le potenzialità di assunzione determinate dai carichi di lavoro e dalle loro variazioni.

In Cobra vige un accordo innovativo sull'inquadramento professionale dei lavoratori, il nuovo accordo rivaluta gli importi delle sei fasce aggiuntive ai livelli contrattuali del 60% in due anni portandole a 16,5 euro la più bassa e a 57,8 euro la più alta, calcolate su tredici mensilità.

Il premio di risultato viene modificato a partire dal meccanismo che in passato più ha penalizzato i lavoratori: la cosiddetta "torta" da distribuire ai dipendenti si trasforma in premio di riferimento. E' così superata la metodologia che in questi anni ha diminuito oggettivamente il premio per il solo fatto che l'occupazione è considerevolmente aumentata. L'incremento occupazionale è sicuramente un fatto positivo, ma non giustifica un mancato incremento salariale. Per tale motivo, anche il premio 2006 che sarà pagato il prossimo mese di giugno necessita di un correttivo già identificato in sede di discussione del nuovo accordo.

Due sono i parametri di misurazione dell'andamento aziendale, uno di redditività che pesa per il 70% e l'altro legato alla qualità per il 30%. Ogni anno vi sarà un incontro per fissare gli obiettivi da raggiungere e i relativi strumenti, su cui a consuntivo verranno misurati i risultati ottenuti. Al raggiungimento del valore assoluto riferito all'anno 2006, viene consolidato il 30% del premio reddituale. Il premio sarà inoltre moltiplicato per un indice (da 0,4 a 1,2) desunto dalla scheda di valutazione della performance individuale semplificata rispetto alla precedente già presente, così come indicato dai lavoratori a grande maggioranza nel sondaggio preparativo della piattaforma.

I valori del premio ad obiettivi conseguiti sono crescenti nei 4 anni di validità dell'accordo secondo la seguente tabella: euro 880 per il 2007, euro 970 per il 2008, euro 1.100 per il 2009, euro 1.250 per il 2010. Si è così raggiunto oltre l'80% della richiesta contenuta nella piattaforma pari a euro 1500.

L'importo verrà erogato a tutti i lavoratori compresi i contratti a tempo determinato e ai somministrati, ovviamente in proporzione ai periodi effettuati ed in relazione all'ultimo premio pagato. Per la prima volta l'accordo prevede il diritto ad una quota di premio anche per i lavoratori che vanno in pensione.

Un accordo quindi complessivamente positivo visto che a tutte le richieste contenute nella piattaforma e votate dai lavoratori si danno risposte soddisfacenti come peraltro confermato dal voto di mandato dato dai lavoratori, due giorni prima della chiusura dell'accordo con l'80% dei consensi. Un accordo che apre notevoli spazi di contrattazione con l'azienda dando un ruolo importante alla RSU e nel contempo ridistribuisce ai lavoratori una parte significativa di produttività.

In tutta questa vicenda rimane però un aspetto strano e inspiegabile: l'abbandono del tavolo di trattativa da parte della Fiom, avvenuto oltretutto in un momento della trattativa in cui erano già stati definiti quasi tutto i punti del possibile accordo (cifre a parte). E ancora più strano il fatto che l'abbandono del tavolo sia avvenuto sul tema della regolamentazione dei passaggio di lavoratori da contratto part-time verticale a contratto di lavoro a tempo pieno. Se è' vero che l'accordo non prevede automatismi nel passaggio, ci sono comunque impegni a proseguire, come già fatto in passato, nelle trasformazioni dei rapporti di lavoro, su richiesta dei lavoratori, sia pure con gradualità e sulla base di valutazioni specifiche. Peggio ancora la Fiom ha fatto dopo la firma dell'accordo, decidendo di avviare la procedura per il rinnovo della RSU in modo unilaterale e non concordato e bloccando di fatto la possibilità di una discussione approfondita con i lavoratori.

Uno strano modo di lavorare da parte di chi, negli ultimi anni si è sempre appellato al giudizio insindacabile dei lavoratori.

 

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NOVITA' PER GLI SCONTRINI FISCALI IN FINANZIARIA 2007

La finanziaria rende obbligatoria, negli scontrini dei medicinali l'indicazione del codice fiscale.

La finanziaria 2007 ha introdotto delle novità per quanto riguarda la certificazione per la deducibilità e detraibili dalle spese per medicinali. Al testo unico delle imposte sui redditi sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all'articolo 10, comma 1, lettera b), dopo il primo periodo è inserito il seguente: "Ai fini della deduzione la spesa sanitaria relativa all'acquisto di medicinali deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l'indicazione del codice fiscale del destinatario";

b) all'articolo 15, comma 1, lettera c), dopo il secondo periodo è inserito il seguente: "Ai fini della detrazione la spesa sanitaria relativa all'acquisto di medicinali deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l'indicazione del codice fiscale del destinatario".

Le disposizioni introdotte decorrono dal 1° luglio 2007. Fino al 31 dicembre 2007, nel caso in cui l'acquirente non sia il destinatario del farmaco, non ne conosca il codice fiscale o non abbia con sé la tessera sanitaria, l'indicazione del codice fiscale può essere riportata a mano sullo scontrino fiscale direttamente dal destinatario, fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, in materia di obbligo di rilevazione del codice fiscale da parte del farmacista.

In definitiva:

- dal 1° Gennaio 2007 al 30 Giugno 2007, non sono in vigore i nuovi obblighi;

- dal 1° Luglio 2007 al 31 Dicembre 2007, nello scontrino devono essere indicati natura, quantità e qualità dei beni ed il codice fiscale potrà essere inserito a mano;

- dal 1° Gennaio 2008 dovranno essere indicati natura, quantità e qualità dei beni ed il codice fiscale del destinatario.

 

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"Fim for Africa" è partito

La realizzazione del progetto "Fim for Africa", lanciato dalla Fim-Cisl durante il XVI Congresso (giugno 2005) e che ha visto anche la Fim di Varese impegnata nella raccolta di sottoscrizione, ha mosso i primi passi.

Il progetto, che si avvale della cooperazione di Iscos, Cnm (i metalmeccanici brasiliani della confederazione Cut) e Fism (la Federazione internazionale dei sindacati metalmeccanici), si propone di aiutare il sindacato metalmeccanico mozambicano Sintime (affiliato alla confederazione Otm) nelle azioni di sensibilizzazione e formazione dei lavoratori e lavoratrici nelle fabbriche sul contagio del virus HIV. L'obiettivo è sia prevenire la diffusione dell'AIDS, sia affermare il diritto alla cura e la non discriminazione delle persone siero-positive nei luoghi di lavoro e nella società. Per sostenere il progetto la Fim aveva lanciato una campagna di raccolta fondi, accompagnata alla vendita del CD "Oltre il filo del tramonto" di Moreno Dapit, che si è conclusa alla fine del 2006. La somma raggiunta, al netto delle spese, è di circa 72.000 Euro. I fondi raccolti, su un conto corrente di Banca Etica destinato esclusivamente al progetto, saranno inviati in loco sulla base del programma delle azioni decise con il partner locale. La gestione amministrativa e logistica e il coordinamento del progetto in loco sono garantiti dalla sede dell'Iscos a Maputo in stretta relazione con il Sintime. La responsabilità, la gestione e il coordinamento del progetto in Italia sono compito dell'Ufficio internazionale della Fim-Cisl, in raccordo con l'Iscos, con la sede regionale per l'Africa Australe della Fism e con la Cnm-Cut.

Con il workshop realizzato a Maputo il 20 e 21 marzo (finanziato dalla Fism regionale) si è formalmente avviata la realizzazione del progetto in loco. Negli incontri successivi con il Sintime e con la Fism si è messo a punto un programma di azioni da realizzarsi nei prossimi mesi, parallelamente a iniziative di formazione sindacale che accompagneranno un percorso congressuale (da maggio a settembre del 2007) che dovrà garantire procedure democratiche e un effettivo coinvolgimento dei lavoratori e dei comitati sindacali d'impresa.

E' possibile seguire lo sviluppo dei lavori sul sito http://www.fim.cisl.it/internazionale/mozambico.asp

 

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