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Il numero di ottobre '06

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Gli articoli
Artigiani: parte il rinnovo del contratto
Varata la finanziaria 2007
Tassazione separata: avvisi di pagamento 
Aumenti Contrattuali
Cuneo fiscale contro la precarietà (Inserto La Sirena)
Metalmeccanici: le tute blu si tingono di rosa (Inserto La Sirena)
Gemellaggio con i giovani della I.G. Metall (Inserto La Sirena)
Capire la globalizzazione umana (Inserto La Sirena)
Peschici (Inserto La Sirena)
Formazione nazionale (Inserto La Sirena)

Parte il rinnovo del CCNL artigiani

Ormai scaduto da 6 anni, parte l'ennesimo tentativo per il rinnovo del Contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici dell'artigianato. Scaduto infatti nel 2000, il Contratto non si è più riusciti a rinnovarlo e, a parte qualche adeguamento economico giunto sempre dopo infinite trattative, non è arrivato altro. Dopo il positivo rinnovo del Contratto Nazionale unitariamente realizzato nello scorso mese di gennaio 2006, con tutte le controparti per i metalmeccanici dipendenti di aziende industriali e la stipula dell'Accordo interconfederale sull'artigianato realizzato lo scorso mese di febbraio 2006, ci sono tutte le condizioni anche per il rinnovo del Contratto per i lavoratori dell'artigianato.

Le richieste contenute nella piattaforma sono particolarmente ambiziose nei contenuti anche perché scontano appunto il vuoto di questi anni. Oltre all'adeguamento salariale, vengono affrontate le problematiche relative all'apprendistato, alla riforma dell'inquadramento professionale, al superamento della retribuzione per i primi tre giorni di malattia, ai fondi di pensione integrativa, all'aumento delle ore di riduzione d'orario (vedere all'interno la piattaforma completa). In questi ultimi dieci anni (tanti ne sono passati dall'ultimo rinnovo) le condizioni economiche e del mercato del lavoro sono profondamente cambiate. La piattaforma unitaria si pone quindi l'obiettivo di rafforzare il ruolo del Contratto Nazionale e della contrattazione collettiva anche in funzione della nuova e diversa politica industriale che indirizzi la capacità competitiva delle imprese artigiane sul terreno della qualità del lavoro, sulla qualità dei prodotti, sull'innovazione organizzativa e tecnologica e per favorire lo sviluppo di un sistema d'impresa rete. Il rinnovo di un Contratto che sia in grado di rispondere alle nuove sfide diventa quindi importante anche per le imprese artigiane. Sarebbe miope non coglierne l'importanza. Che sia la volta buona.

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Varata la finanziaria 2007

La finanziaria 2007 è stata varata. Tante erano le attese per verificare se davvero si possa dire di essere davanti ad un cambiamento rispetto a quanto avvenuto negli ultimi che vedeva il governo legiferare senza tenere conto delle richieste sindacali. Tante erano e sono le preoccupazioni legate al futuro delle pensioni. Gli incontri ufficiali e informali si sono succeduti uno all'altro, segno che qualche cambiamento almeno nei comportamenti sembra esserci. La partita delle pensioni è stata giustamente tolta dalla finanziaria e sarà affrontata separatamente all'inizio del prossimo anno. Giustamente perché una materia così complessa ha bisogno di essere affrontata con il tempo necessario che richiede e sganciata dai problemi del bilancio annuale dello Stato.

Una manovra quella approvata dal Consiglio dei ministri da 33,4 miliardi. Alla voce entrate sono registrati 13 miliardi, il resto (20,395 miliardi) sono i tagli alla spesa. Complessivamente gli interventi per lo sviluppo si attestano a 18,6 miliardi con interventi vari per 13,1 miliardi e 5,5 miliardi destinati alla riduzione del cuneo fiscale. Ma cosa vogliono dire questi numeri? Come cambiano le tasse degli italiani con la nuova finanziaria varata dal governo Prodi?

La nuova finanziaria riorganizza la tassazione delle rendite finanziarie con l'introduzione dell'aliquota unica al 20% al posto delle due aliquote attuali al 27% per i depositi di conto corrente e per le obbligazioni con scadenza inferiore ai 18 mesi e del 12,5% per titoli di Stato, obbligazioni con scadenza superiore a 18 mesi, plusvalenze azionarie (tranne le partecipazioni qualificate che sono tassate per il 40% del valore attraverso l'Irpef), fondi d'investimento e dividendi.

La futura curva dell'Irpef vedrà l'introduzione di una nuova aliquota, quella del 41% per i redditi tra i 55 e i 75 mila euro. Per il resto quella più bassa sarà pari al 23% fino a 15 mila euro, al 27% per i redditi fino a 28 mila, al 38% fino a 55 mila e al 43% oltre i 75 mila. La no tax area sale a 8 mila euro per i dipendenti, e 4.800 per gli autonomi. La famiglia tipo di un lavoratore dipendente, con moglie e due figli a carico che guadagna 1.468 euro netti al mese (per 13 mensilità), guadagnerà 61 euro netti al mese (sempre per 13 mensilità). Se lo stipendio netto mensile arriva invece a 4.133 euro si perderanno 66 euro. la soglia per un effettivo risparmio fiscale si colloca intorno ai 40 mila euro lordi.

Tornano le detrazioni (per abbassare le imposte) al posto delle deduzioni (per abbassare l'imponibile). Le famiglie saranno favorite: ogni figlio vale mediamente uno "sconto" di 800 euro (900 se ha meno di tre anni). Questo bonus andrà gradualmente a sparire per i redditi oltre i 95 mila euro e salirà fino a 4.500 euro nel caso di una famiglia con tre figli e un reddito annuo fino a 12.449 euro.

Gli assegni al nucleo familiare per i dipendenti e i parasubordinati vengono aumentati e riformati in modo da eliminare gli attuali scaglioni che oggi determinano drastiche riduzioni dell'assegno anche per un piccolo aumento della retribuzione. Per i lavoratori dipendenti e parasubordinati, si avrá così rispetto a oggi un aumento di 250 euro all'anno in media per ogni figlio minore a carico; l'assegno familiare, combinato con la detrazione, raggiungerá per i redditi bassi (14.000 euro) i 2.400 euro annui per i minori di 3 anni e i 2.300 euro per i figli tra 3 e 18 anni; l'assegno è modulato in funzione del reddito familiare.

Oltre alla scuola dell'obbligo che sale a 16 anni è prevista la possibilità di noleggiare i libri di testo per arginare il caro prezzi. Saranno istituite le "classi primavera" per i bimbi dai 2 ai 3 anni. L'autonomia finanziaria delle scuole passerà dagli attuali 100 milioni ai 2 miliardi e 700 milioni. In tre anni saranno inoltre assunti 150 mila nuovi docenti.

Tornano i ticket sanitari con un costo medio in più a famiglia pari a 44 euro all'anno. La nuova mappa è così delineata: resta il tetto massimo di 36,15 euro per ogni visita specialistica e la diagnostica (fino a un massimo di 8 prestazioni), ma si dovrà pagare una quota fissa di 10 euro per ogni ricetta. Per le prestazioni non urgenti al pronto soccorso ci sarà un ticket di 23 euro per ogni visita medica più altri 18 per eventuali accertamenti diagnostici. Sul fronte degli esenti scatterà una verifica perché attualmente sono 23 milioni.

Il cuneo fiscale sarà più modesto del previsto (6 miliardi al posto di 9), spalmato in due tranche, con grossi vantaggi per il Sud (fino a 10 mila euro per dipendente, il doppio del Nord) e riservato ai contratti a tempo indeterminato. Il bonus per il 60% andrà all'impresa, il 40% al lavoratore. Per combattere il lavoro nero entra in funzione l'obbligo di comunicare l'assunzione il giorno antecedente. Arriva il credito di imposta (fino a un massimo di 20 milioni di euro per impresa o gruppo di imprese) legato alle spese in ricerca: verrà detratto dall'Irap e dall'imponibile per il 10% all'anno.

Il capitolo lotta all'evasione è piuttosto corposo. Per favorire l'incrocio dei dati fiscali sugli immobili il versamento dell'Ici dovrà comparire nella dichiarazione dei redditi. Gli agenti immobiliari avranno l'obbligo di registrare tutte le scritture private e saranno responsabili del pagamento dell'imposta relativa alla casa di cui si occupano. Per stroncare l'evasione Iva delle auto, l'immatricolazione verrà subordinata alla dimostrazione del pagamento della prima "cessione".

Grande attenzione alle spese a favore dell'ambiente. Si potrà detrarre il 20% del costo sostenuto per cambiare un vecchio frigorifero o congelatore fino a un massimo di 200 euro. Ma il nuovo dovrà essere in regola con le norme comunitarie. Per le caldaie nuove (nei condomini e aziende) il bonus può arrivare fino a 100 mila euro da spalmare in tre anni, che scende a 60 mila per interventi su pareti e infissi. Stesse agevolazioni per chi acquista pannelli solari.

Diversi i provvedimenti contenuti nella finanziaria che incideranno, direttamente o indirettamente, sulla casa. Le autonomie locali potranno ricorrere alla tassa di scopo per finanziare in parte le opere pubbliche (infrastrutture urbane come strade, giardini, parcheggi) che graverà direttamente sull' Ici, per una misura massima dello 0,5 per mille. L' Ici, inoltre, approda nella dichiarazione dei redditi che dal prossimo anno dovrà riportare anche i dati fiscali relativi agli immobili. L'obiettivo è quello di ridurre l'area dell'evasione. "Nel quadro delle dichiarazioni dei redditi relative ai fabbricati - è scritto nell'articolo della legge finanziaria - sono specificati per ogni immobile, oltre all'indirizzo, l'identificativo dell'immobile stesso costituito dal codice del comune, il foglio, la sezione, la particella e il subalterno". Inoltre, i contribuenti che usufruiscono dell'assistenza fiscale, presentando il modello 730, potranno farsi pagare anche l'Ici mentre tutti gli altri, che presentano l'Unico, dovranno indicare i relativi dati.

E' prevista la riforma della tassazione dei redditi da locazione ai quali sarebbe applicata una imposta sostitutiva con aliquota al 20% allo stesso modo delle rendite finanziarie. La misura, oltre al carattere sociale avrebbe anche l'obiettivo di favorire l'emersione e combattere gli affitti in nero.

I Comuni amministreranno il catasto per combattere gli affitti in nero e avranno una compartecipazione all'Irpef.

Gli studenti universitari fuori sede potranno usufruire di una detraibilità al 19% del canone di locazione fino ad un massimo di 500 Euro. Ci sarà un aumento delle imposte catastali e ipotecarie ai fini della successione. Per le giovani coppie potrebbe arrivare un "bonus affitto". Lo sgravio Irpef del 36% e l'Iva al 10% sulle ristrutturazioni in scadenza a fine anno potrebbe essere concentrato su interventi in grado di garantire risparmio energetico. In pratica, ci sarebbe uno sconto intorno al 50-60% per l'installazione di pannelli solari, l'acquisto di caldaie a consumo ridotto e la riqualificazione edilizia. E' infine prevista una polizza obbligatoria anti-calamità.

L'età per poter acquistare alcolici si alza da 16 a 18 anni. Inoltre se l'attuale legge proibisce la sola somministrazione, cioè la "vendita al banco", di superalcolici tra le 22 e le 6 negli autogrill, la manovra prevede il divieto totale sia di somministrazione (vendita da banco) che di vendita.

In arrivo, nei Comuni che lo vorranno, la tassa di soggiorno destinata ai turisti e comunque a tutti i soggetti non residenti che "prendono alloggio, in via temporanea, in strutture alberghiere, campeggi, villaggi turistici, alloggi agro-turistici". Il contributo può arrivare fino alla somma di 5 euro per ciascun non residente a notte. Esenti solo coloro che sceglieranno di dormire negli ostelli della gioventù o in strutture che l'amministrazione comunale vorrà esplicitamente esentare nell'apposito regolamento. La tassa è destinata a contribuire per la realizzazione di "interventi di manutenzione urbana e di valorizzazione dei centri storici".

Rischio chiusura del negozio anche con una sola violazione nell'emissione di scontrini fiscali. Le sanzioni rivolte a quegli operatori che non li emettono scattano dopo l'accertamento anche di una sola violazione dell'obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale.

Una finanziaria articolata che sembra voler invertire la tendenza degli ultimi anni per dare di più a chi ha meno. Bisognerà comunque vedere come si realizzeranno concretamente gli interventi contenuti e soprattutto come si evolverà durante l'iter parlamentare. Ci sembra comunque di poter esprimere un cauto ottimismo.

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Avvisi di pagamento per i redditi percepiti negli anni precedenti e soggetti a tassazione separata

Nelle scorse settimane, e ancora di più nei prossimi mesi, sono state e saranno recapitati da parte dell'Agenzia delle Entrate a oltre un milione e mezzo di contribuenti, avvisi di pagamento relativi a redditi soggetti a tassazione separata percepiti nell'anno 2002.

Si tratta di T.F.R., di arretrati di lavoro dipendente, di redditi percepiti in qualità di eredi (ratei di pensione maturati e non riscossi dai titolari) nonché delle prestazioni sotto forma di capitale liquidate dai fondi pensione (previdenza complementare).

Ai suddetti redditi si applica la tassazione separata, non andavano e non vanno indicati nella dichiarazione dei redditi, ma per effetto della modifica legislativa intervenuta nel 2001, sono soggetti a calcolo dell'imposta definitivamente dovuta, in quanto, la parte maturata a partire dal 01/01/2001 è stata a suo tempo assoggettata a ritenuta a titolo d'acconto.

Oggi la tassazione avviene conteggiando come imposta definitiva quella riferita all'aliquota media del quinquennio precedente la data in maturazione, che è sicuramente più alta di quella calcolata a titolo d'acconto, per effetto delle modifiche delle aliquote IRPEF.

A questi redditi infatti, il Governo Berlusconi si è sempre rifiutato, nonostante le richieste di CGIL-CISL e UIL, di applicare la clausola di salvaguardia, che avrebbe consentito, con l'avvio della cosidetta riforma fiscale, di non pagare di più rispetto alle vecchie normative.

Chi riceve l'avviso di pagamento in questione può farsi controllare l'esattezza dei conteggi recandosi pressi le sedi del CAAF CISL, poiché in numerosi casi, si sono riscontrati errori derivanti da una non corretta compilazione del mod. 770 da parte del Sostituto d'Imposta.

Si precisa che, sia l'eventuale pagamento che la presentazione di una istanza di autotutela per la correzione di errori, devono essere fatti inderogabilmente entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione.

Per il controllo sono indispensabili i seguenti documenti:

- modello CUD relativo all'anno in cui sono state corrisposte le somme in questione (es: CUD 2003 per i redditi a tassazione separata percepiti nel 2002);

- prospetto di calcolo della tassazione del TFR o della prestazione in forma di capitale, rilasciati dal datore di lavoro o dal fondo di previdenza complementare.

Se non si è in possesso di questa documentazione, prima di andare al CAAF, occorre procurarsela altrimenti non si possono controllare i conteggi.

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Aumenti Contrattuali

vedi tabelle

Dal 1° ottobre scatta la seconda tranche dell'aumento ottenuto nell'ultimo rinnovo del CCNL Federmeccanica e Unionmeccanica.

Nelle tabelle sono riportati gli aumenti e i nuovi minimi Contrattuali.

Ricordiamo che nel mese di luglio è stata erogata la seconda tranche dell'unatantum di 160 euro.

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Il cuneo fiscale contro la precarietà

A partire dalla campagna elettorale, passando per la definizione del DPEF fino al dibattito dei giorni nostri per la sua realizzazione nella manovra finanziaria, la riduzione del cuneo fiscale è stata oggetto di diverse analisi tecniche e di altrettante valutazioni politiche.

Gran parte di queste analisi e valutazioni sono sostanzialmente state costruite su due argomentazioni: in primis dove si prendono i soldi, e successivamente chi ne beneficerà. Ci siamo dovuti sorbire dibattiti estivi in cui si è detto che i beneficiari sarebbero stati un po’ i lavoratori, un po’ di più le imprese, chi diceva è troppo e chi diceva è troppo poco. Ciò che è mancato preoccupantemente è stata la totale assenza su come questi soldi dovrebbero essere distribuiti, se ci saranno criteri selettivi o se si privilegerà la solita distribuzione a pioggia che non genererà nessun meccanismo incentivante per lo sviluppo del paese ma accontenterà più elettorato possibile. E’ mancato un chiaro indirizzo di spesa che faccia capire se si vuole perseguire l’interesse del paese prima che l’interesse di bottega.

Durante la campagna elettorale abbiamo sentiti parlare molto anche della precarietà del lavoro e dei giovani. Adesso, purtroppo se ne parla molto meno, perché ora è il momento del risanamento dei conti, del rigore e dei sacrifici. Passata la festa, gabbato lo santo!

Adesso però è anche il momento in cui il sindacato confederale deve dimostrare la sua autonomia da un governo che vuole presentarsi come "amico" dei lavoratori. E’ il momento in cui il sindacato deve sfruttare la disponibilità del governo alla concertazione e ricordargli gli impegni presi.

Il 18 settembre 2006, il sindacato confederale italiano si è riunito a Roma per definire un documento unitario sulla finanziaria 2006. Nel documento unitario (recuperabile nella intranet) le tre Organizzazioni esprimono valutazioni di merito rispetto a tutti i temi della finanziaria. Si definiscono inoltre richieste sulla politica dei redditi, per lo sviluppo, per il mezzogiorno, per l’istruzione, ricerca e università e politiche del Welfare.

Nel documento si fa esplicito riferimento al cuneo fiscale. La ripartizione del cuneo fiscale non deve essere finalizzata esclusivamente allo sviluppo ma deve rientrare in un meccanismo di incentivazione ad investire nella stabilizzazione dei rapporti di lavoro e nelle aree deboli.

Il meccanismo di lotta al precariato sarebbe tanto semplice quanto efficace. Il beneficio di riduzione delle tasse (cuneo fiscale) dovrà avere misura proporzionale al numero dei posti di lavoro a tempo indeterminato.

Si tratta senza dubbio di una proposta concreta che risponde al maggior disagio del lavoro giovanile.

Tale idea espressa in termini propositivi dimostra l’assenza di qualunque pregiudiziale politica, l’assenza di avversioni di principio e di tentazioni populiste, ma anche una ferma attenzione e un richiamo alla coerenza politiche di chi governa. Coerenza alla quale noi stessi non ci sottraiamo perché, quando ci fu’ la riforma fiscale del precedente governo noi sostenemmo gli stessi principi: no a riduzioni a pioggia ma riduzioni premianti solo a imprese meritevoli per ricerca e sviluppo.

Angelo Re

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Metalmeccanici: "Le tute blu si tingono di Rosa"

Tute blu sempre più rosa anche tra i metalmeccanici! Noi donne in questo settore rappresentiamo il 18%, (la presenza è andata aumentando nel corso degli ultimi anni), nel dettaglio il 55% degli occupati con qualifica impiegatizia di 3° livello, ma solo il 16% degli occupati con il 7° livello di occupazione.

Quest’anno ricorre il 60° del voto alle donne, la grande storia delle donne dal’45 ad oggi con tutte le faticose conquiste e i cambiamenti che si sono verificati, la nostra forza, la voglia di dire, di agire, di partecipare, di condividere, ci porta oggi a sistematizzare, a fare sintesi, a capire e di conseguenza ad un agire politico coerente con i tempi che viviamo. Bisogna fare tesoro della memoria storica ma anche attualizzarla, tenere conto di tutto quello che abbiamo conquistato con fatica ma anche andare avanti. Ora si deve riflettere su cosa fare per una definitiva migliore dignità, ma soprattutto l’obbiettivo è quello di combattere e creare per noi donne, nel nostro paese, condizioni per lavorare e avere una vita personale e famigliare serena.

Occorrono dunque proposte e politiche concrete, altrimenti si rischia di tornare indietro. Cinquantaquattro anni fa, si svolgeva a Firenze il primo Convegno nazionale della Cisl, il cui programma d’azione fu l’abolizione della disparità salariale tra uomini e donne, la regolamentazione dell’apprendistato e del lavoro a domicilio, ed una maggiore partecipazione delle sindacaliste alle trattative per i contratti di lavoro e vertenze. Così iniziarono le nostre madri!!!

Il coordinamento nazionale donne della Cisl (il 12 luglio 2006 ha svolto un’assemblea a Roma) intende mettere al centro dell’agenda politica italiana il tema del lavoro delle donne, delle famiglie e dei servizi. Servono, per la nostra organizzazione, interventi concreti e rapidi, diversamente la situazione rischia di diventare insostenibile.

Dobbiamo guardare avanti al futuro e attuare politiche concrete. In sessant’anni di vita repubblicana molto cammino è stato fatto anche con il contributo delle donne della Cisl, ora è il tempo di ripuntualizzare le priorità e soprattutto affrontare le questioni nel loro insieme e non ognuna per se! Servono strategie e azioni integrate, il sentire diffuso della nostra organizzazione è che si rischia di arretrare rispetto a condizioni di vita personale e sociale, tante le analisi, gli approfondimenti, le ricerche sulla scarsa partecipazione delle donne al lavoro, sulla denatalità, sulla mancanza di servizi alla famiglia. Naturalmente parlo come parte in causa, essendo io donna e pure delegata!

Sabrina D’Andrea

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Stoccarda

Gemellaggio con i giovani della I.G. Metall

Dal 13 al 16 Settembre ho partecipato al gemellaggio con i giovani dell’I.G.Metall, sindacato metalmeccanico tedesco, a Stoccarda.

Ennesima esperienza formativa che la FIM mi ha dato la possibilità di poter vivere.

Fantastica sia sotto il profilo sindacale, sia per l’accrescimento del mio bagaglio culturale.

L’iniziativa era costituita da due parti: la prima prevedeva l’incontro con dei giovani tedeschi, la seconda la nostra permanenza a Stoccarda per tre giorni.

Il nostro soggiorno, tutto a spese dell’IG Metall, è stato caratterizzato dalla visita di due grandi aziende e delle strutture regionali e provinciali del sindacato tedesco.

Durante le visite aziendali abbiamo potuto approfondire il contratto di apprendistato tedesco comparandolo al nostro e potuto verificare l’efficienza e l’organizzazione tedesca.

Con l’IGMetall ci siamo confrontati capendo così quali differenze ci sono tra i due modelli sindacali.

Purtroppo ci sono state piccole pecche che non hanno permesso, a mio avviso, il pieno funzionamento del gemellaggio. Innanzi tutto sono mancati, a parte l’ultima sera, i confronti con gruppi cospicui di giovani al di fuori delle visite, ciò non ha permesso di creare rapporti umani che permettessero di conoscere gli stati d’animo e i pensieri delle persone che emergono al di fuori di situazioni ufficiali. Inoltre ci si è limitati a considerare grosse aziende non potendo valutare le differenze con le piccole medie imprese.

In conclusione ribadisco la mia piena soddisfazione e invito la segreteria nazionale e tutti gli organismi preposti all’organizzazione di tali eventi, di continuare su questa strada, aggiustando le piccole pecche, perché l’accrescimento delle conoscenze non può solo che far crescere e facilitare i giovani.

Massimo Chierichetti

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Capire la globalizzazione umana

La globalizzazione umana è un fenomeno molto complesso quanto la libertà dell’uomo. Un fenomeno vecchio come il mondo che coinvolge tutti, piccoli e grandi, bianchi e neri, poveri ricchi.

In un convegno tenutosi a Varese, l’ex segretario generale Pezzotta ci aveva descritto che il destino dell’Italia è anche quello di riuscire a "globalizzare la civiltà nel lavoro". Io personalmente sono d’accordo, ma la strada mi sembra molto lunga da percorrere perché non riusciamo ancora a capirci tra noi italiani figuriamoci con le altre civiltà e razze e sento la gente ancora timorosa soprattutto dopo i fatti dell’11 settembre.

In questi ultimi anni abbiamo avuto tensioni, paure, diffidenze, che i mass media hanno contribuito ad aumentare. Tutto questo ci ha portato ad avere tensioni tra il mondo musulmano e il mondo occidentale. L’immigrazione islamica tende per natura sua a costituire un corpo separato che ha la sua legge indipendente dalla politica che lo Stato propone. Prendiamo infatti il caso della ragazza pakistana Hina, uccisa dal padre con uno sgozzamento rituale perché aveva violato una regola musulmana volendo sposare un giovane italiano e vivere in modo occidentale. Questa ragazza non aveva fatto niente, aveva scelto di sposare un ragazzo italiano invece che il cugino che la attendeva in Pakistan. Secondo la tradizione islamica i matrimoni sono combinati, il padre non ha fatto altro che applicare la legge del Corano (almeno secondo certe interpretazioni). E’ evidente che l’Occidente si trovi di fronte di nuovo, in forma diversa, ad un conflitto religioso.

Trovo tutto ciò orribilmente tragico e non riesco proprio a capire perché nel 2006, persone di razza diversa non siano libere di innamorarsi liberalmente. Bisogna saper ascoltare, informarsi attentamente e conoscere le credenze delle altre religioni.

Confrontandomi con i colleghi di lavoro Pakistani ho iniziato a capire le diversità tra Bibbia e Corano. I Cristiani credono, secondo le Sacre Scritture che Gesù è Figlio di Dio, la seconda persona della Trinità, salvatore unico per tutti i peccatori del mondo e non solo di un certo popolo.

I musulmani attribuiscono a Gesù il Messia grande rispetto, ma lo ritengono semplicemente un profeta venuto come molti con una missione e, nel suo caso, con un mandato limitato ad un solo popolo, gli Ebrei. Maometto, è per i musulmani l’ultimo dei profeti ed il Corano, il libro di Allah per tutta l’umanità.

Partendo da queste diversità vediamo come ogni parte reclami per sé la verità esclusiva. Queste diversità però non ci devono far desistere dal proseguire in un percorso di ricerca della comprensione e della pace.

I dati della Cisl che ho raccolto sugli stranieri in Italia calcolati dal dipartimento politiche migratorie, stimano in 3.741.500 i cittadini stranieri regolarizzati, cui vanno aggiunti gli stranieri irregolari o clandestini, che sarebbero circa 750.000 e non è finita poiché il fenomeno tenderà ad aumentare.

Nel mondo in cui viviamo, soprattutto sul posto di lavoro ma non solo, dovremo abituarci all’idea di avere accanto a noi gli extracomunitari e non siamo ancora pronti per capire le loro aspettative, religioni, stili di vita e culture differenti.

Occorre anche una nuova legge sull’immigrazione capace di rafforzare i diritti e i doveri degli immigrati, ma anche una lotta più forte sul sommerso, poiché temi come integrazione, solidarietà e la lotta alla criminalità e al lavoro nero, devono essere posti in primo piano all’interno del dibattito polittico nazionale.

Marco Ronga R.s.u. Meccanica Finnord s.p.a.

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PESCHICI

Questo articolo non vuol essere una banale cronaca del campo giovani svoltosi a Peschici nel mese di giugno. Innanzi tutto cosa è il campo giovani? Un corso sui modi di comunicare ( verbalmente, gestualmente, con lo sguardo, ecc…), sulla storia del nostro sindacato e soprattutto uno scambio di esperienze tra giovani di tutta Italia.

Premesso che ampliare le proprie conoscenze è importante poiché accresce il nostro bagaglio culturale e ci rende più forti sindacalmente, io ritengo che la parte fondamentale di questo campo è la sinergia che si crea tra personalità provenienti da ambienti di lavoro diverse, da contesti sociali altrettanto dissimili.

La parte sulla comunicazione era finalizzata a scoprire i vari modi di comunicazione del nostro corpo e capirne il modo d’uso, dopo di che esaltarne le proprie capacità d’impiego. Sconvolgenti sono state le simulazioni di varie situazioni in cui ci possiamo trovare nel nostro quotidiano e le svariate reazioni con altrettanto molteplici modalità di comportamento e risoluzione.

Inestimabile l’opportunità di instaurare nuove amicizie con persone a noi coetanee e l’occasione per potercisi confrontare su svariati argomenti e problemi sindacali. Che meraviglia queste molteplici sensazioni di rabbia,di fratellanza, di dolore ma anche di gioia. Sensazioni che ti aiutano a vivere e a capire quali e quante diversità ci dà il nostro mondo. Una delle esperienze più belle della mia vita e più la rivisito a mente fredda e più ne sono entusiasta. Spero che in questo momento di crisi di partecipazione dei giovani al sindacato, queste esperienze non vengano abbandonate ma si moltiplichino. Ci sono persone che si battono per poterle tenere in vita e che ci investono tanto, a costoro va il mio più grande e sentito ringraziamento e sostegno.

Massimo Chierichetti

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La formazione nazionale del nostro sindacato

Ho avuto la fortuna di partecipare, tra giugno e settembre, a due corsi di formazione organizzati, uno, dalla FIM e l’altro dalla CISL. Ogni corso, della durata di una settimana, ha avuto come cornice lo splendido promontorio del Gargano. A giugno la FIM ha puntato su temi che riguardavano la comunicazione, l’ascolto, il concetto di gruppo e cenni sulla storia stessa della FIM, con pomeriggi dedicati a vincere le difficoltà ad esprimersi, frequentando un particolare corso "teatrale"(teatro dell’oppresso). A settembre con la CISL gli argomenti sono stati un pizzico più impegnati ma non meno interessanti (cenni di storia CISL e responsabilità sociale d’impresa anche in ambito europeo per arrivare a meglio comprendere quello che poi era il succo e il titolo del campo scuola e cioè libertà è partecipazione). In entrambe le esperienze si è lavorato in gruppi di 10-12 persone che, a mio modo di vedere, è un numero perfetto per lavorare, confrontarsi e scambiare esperienze. Quindi considero ottima l’organizzazione con un punto a favore per il corso CISL perché è stato più ampio il confronto, grazie alla presenza di più categorie che hanno dato una veduta un po’ più larga del mondo del lavoro. E’ banale dire che oltre a fare un buon lavoro ci siamo divertiti, però, non ritengo superficiale ricordare che il clima di collaborazione e di partecipazione attiva da parte di tutti, che si è creato, è quello giusto! Faceva intravedere voglia di fare, di mettersi in gioco e di rendersi disponibili. Quest’aria purtroppo non può essere respirata nella vita quotidiana aziendale ma può portare una boccata di ossigeno per fare da incentivo a smuovere qualche situazione poco felice. Sicuramente i giorni trascorsi in Puglia sono stati partecipati e vissuti in libertà e promettono bene per il futuro.

ValentinoCeriani (RSU Meccanica Borroni Saronno)

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