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Il numero di aprile '99

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Gli articoli
Verso la manifestazione nazionaledel 14 maggio
500 metalmeccanici della provincia a Roma il 14 maggio
Assemblea organizzativa nazionale della Fim
Le politiche organizzative della categoria
La Fim entra nella RSU della Lascor
Un accordo di "cittadinanza" per i giovani alla Whirlpool
626: un progetto, una sfida
Arte e fabbrica
Il rappresentante della sicurezza anche nelle aziende artigiane
Un’ora di solidarietà per la popolazione del Kosovo

 

Verso la manifestazione nazione del 14 maggio

ROMA! ROMA!

La trattativa per il rinnovo del Contratto segna ancora il passo. Fim Fiom Uilm puntano ad un coinvolgimento diretto delle confederazioni.

Diventa decisivo lo sciopero nazionale con manifestazione a Roma

Nell'assemblea unitaria dei delegati di Bologna, che si è tenuta alla metà di aprile, una parte della sala ha imposto alle Segreterie nazionali la manifestazione nazionale del 14 maggio al grido di "Roma! Roma!". Tra chi gridava c'erano indubbiamente delegati targati politicamente, quelli che vogliono dal sindacato l'organizzazione di iniziative che abbiano forte visibilità nazionale, per veicolarci sopra le proprie parole d'ordine, dettate dalla contingenza politica. Ma c'erano anche tanti altri delegati che non accettano più l'impaludamento della nostra vertenza e che da qualche mese non capiscono la linea del trattare in modo inconcludente senza rompere e coinvolgere direttamente in questa vicenda i garanti del Patto di dicembre: Governo, Confindustria e Cgil-Cisl-Uil. La richiesta della manifestazione nazionale subito, e non più avanti, quale carta di riserva, come invece avevano ipotizzato le Segreterie nazionali, ha manifestato quindi la volontà di imprimere un'accelerazione e di arrivare ad una conclusione di questa vicenda, che ormai si sta trascinando da troppi mesi. E questo lo hanno approvato anche tanti altri delegati che, pur senza gridare hanno sostanzialmente condiviso l'intento di chi lo faceva.

Con questa spinta il 20 aprile è ripresa la trattativa al Ministero del Lavoro, per il momento senza un ruolo attivo di mediazione del Ministro.

Più incontri si sono succeduti nell'ultima settimana di aprile, ma la delegazione di Federmeccanica è tornata sostanzialmente a ribadire le proprie posizioni, senza avanzamenti significativi sui punti più importanti della trattativa.

Qualche passo avanti è stato fatto sulla prima parte, ma più per opera del sindacato. Su questo punto Federmeccanica nei mesi scorsi aveva proposto di sostituire gli obblighi di informazione attualmente presenti nel contratto con un sistema di osservatori a livello aziendale, territoriale e nazionale. Fim, Fiom, Uilm avevano colto con interesse la proposta degli osservatori, ritenendola però integrativa e non sostitutiva del sistema attuale. Hanno inoltre ribadito le richieste presenti in piattaforma sui diritti di informazione preventiva in azienda circa temi delle esternalizzazioni, degli appalti, dei cambi di proprietà e della formazione. Il compromesso che si è delineato ora è di mantenere il doppio regime (osservatorio e diritti di informazione) a livello aziendale, di introdurre una soluzione transitoria a livello territoriale e di limitarsi agli osservatori a livello nazionale. Questa soluzione si scontra però con un' ultima pregiudiziale degli imprenditori, volta a limitare il ruolo e le titolarità delle Rsu rispetto ai diritti di informazione e partecipazione a livello aziendale. Ci sono inoltre ancora problemi sul tema delle esternalizzazioni.

Sul punto degli orari si è rimasti al palo. Il sindacato ha riconfermato una posizione aperta alle esigenze della controparte, ma anche vincolata alle richieste della piattaforma e cioè riduzione degli orari per i turni disagiati, fruibilità certa delle 104 ore di permessi, introduzione della banca delle ore. Rispetto all'introduzione dell'orario plurisettimanale, come richiesto da Federmeccanica, Fim Fiom Uilm hanno ribadito le seguenti condizioni: la casistica deve essere limitata al caso di produzioni stagionali prevedibili ad inizio anno, vanno regolamentate con il CCNL le maggiorazioni salariali, il tetto massimo di ore di flessibilità, i livelli settimanali massimi e minimi di orario, va infine previsto l'accordo tra Rsu e azienda sulle modalità applicative. Sono tutte condizioni, soprattutto l'ultima, poste in discussione da Federmeccanica che, in un proprio documento, si è limitata a ripetere pedissequamente le posizioni di un mese fa, quelle per capirci riportate da "Informazione Fim" nel numero scorso, come se gli incontri successivi non fossero serviti a niente. Uguale la posizione sul salario. Federmeccanica è ferma alle 60.000 lire al 4° livello (70.000 medie) omnicomprensive, rispetto alle 80.000 chieste in piattaforma solo per la rivalutazione dei minimi contrattuali.

In questo quadro si fa ormai strada la tesi del coinvolgimento diretto delle confederazioni e quindi del Governo, puntando ad esercitare la massima pressione "politica" con la manifestazione del 14 maggio.

Va da sé l'importanza di questa mobilitazione e quindi dell'impegno che anche nella nostra provincia ne deve conseguire per il suo massimo successo.

Sergio Moia

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Fim Fiom Uilm mobilitate

500 metalmeccanici della provincia di Varese a Roma il 14 maggio

Con questo obiettivo il sindacato provinciale è passato alla fase organizzativa per garantire la presenza a Roma di una folta delegazione della provincia con gli striscioni delle principali aziende varesine. Un aspetto delicato riguarda il finanziamento del trasporto che oscillerà tra i trenta ed i quaranta milioni. Accanto al contributo che verrà dai bilanci di Fim Fiom Uilm provinciali è necessaria una contribuzione straordinaria dalla categoria. Per questo il sindacato ha lanciato una campagna di sottoscrizione in tutte le aziende della provincia ed ogni metalmeccanico si deve sentire impegnato a contribuire.

Partecipando alla sottoscrizione non solo diamo un sostegno economico alla riuscita della manifestazione, diamo insieme la nostra adesione convinta ad un momento di lotta che potrà essere decisivo per il contratto e quindi per tutta la categoria.

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Assemblea Organizzativa Nazionale della Fim

Più potere agli iscritti

Il comunicato dell'ufficio stampa della Fim Nazionale sui lavori dell'assemblea tenutasi a Rimini il 22 e 23 aprile scorsi

Più potere a iscritti e delegati per rilanciare la centralità del luogo di lavoro. Più forza alla categoria sul territorio, anche mediante un'estensione della contrattazione di secondo livello. Consorziamento delle organizzazioni regionali. Compiti di indirizzo strategico per la segreteria nazionale, puntando su progetti mirati per i giovani e nelle grandi imprese e scommettendo molto sulla formazione.

Sono i filoni principali della proposta riorganizzativa della Fim, per accrescere la propria capacità di rappresentanza fra i lavoratori e rendere più efficace la contrattazione.

Li ha illustrati Giorgio Caprioli, segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, davanti ai 350 delegati della Fim, riuniti a Rimini il 22 e 23 aprile per l'Assemblea organizzativa e programmatica nazionale.

A questo appuntamento, dove si conferma il progetto strategico avviato al Congresso di Genova del 1997, la Fim si presenta con un bilancio del tesseramento positivo. I dati, illustrati da Caprioli nella relazione di apertura, indicano una crescita di 3.873 iscritti rispetto al '97. Oggi la Fim ha 183.446 lavoratori associati (e, dato il tasso elevato di turn-over nella categoria, nel 1998 ci sono volute 38.000 nuove deleghe per raggiungere questa cifra). Può contare su 8.000 delegati distribuiti in 4.400 aziende. Sono, invece, 11.500 le aziende con iscritti alla Fim, con una crescita di quasi 2.000 unità produttive rispetto ai dati della precedente Assemblea organizzativa. Inoltre: il 45% degli iscritti alla Fim, soprattutto al nord, sta in aziende con meno di 100 addetti, a fronte di un 25% nelle grandi imprese. E, tra le aziende sindacalizzate, la Fim raccoglie il 25,2% degli iscritti nelle piccolissime imprese (fino a 50 addetti), il 19,7% nelle piccole (da 51 a 100 addetti), il 14,4% nelle medie (da 101 a 500), il 15,2 nelle grandi (da 501 a 1.000), il 10% nelle molto grandi.

"Il segreto della nostra forza – ha detto Caprioli – sta tutto nella capillarità della nostra presenza. Una capillarità che richiede grande sforzo organizzativo e impiego di risorse, ma che oggi consente alla Fim di invertire una tendenza: quella che da qualche anno fa registrare difficoltà nel proselitismo tra i lavoratori attivi a tutto il sindacalismo confederale".

Proprio per pesare di più nel sindacato confederale, e accrescere il peso dell'industria nella Cisl, il leader della Fim propone l'accorpamento delle categorie industriali manifatturiere. Una sfida coltivata da tempo, giunta forse a maturità, che verrà rilanciata all'Assemblea nazionale della Cisl che a Napoli, dal 5 all'8 maggio, chiuderà del percorso delle assisi organizzative.

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Le politiche organizzative della categoria

Riportimo di seguito i punti del documento conclusivo dell'Assemblea di Rimini riguardanti il ruolo dell'iscritto e del delegato sindacale nell'organizzazione

- Il ruolo dell'iscritto

Va riconfermata l'importanza delle primarie per la scelta dei candidati FIM alle RSU.

Si propone di realizzare un'assemblea annuale degli iscritti (vedi gli articoli 6 e 7 dello statuto) sui luoghi di lavoro o nelle zone, rendendo esigibili sul piano nazionale le 3 ore di assemblea di organizzazione previste nel patto FIM FIOM e UILM, nella quale la FIM raccoglie le idee e le proposte provenienti dagli iscritti come vera e propria risorsa anche operativa per l'organizzazione e si impegna a:

- costituire i collettivi FIM sui luoghi di lavoro

- rendere pubblico e illustrare il bilancio

- illustrare i dati organizzativi annuali

- fare un bilancio politico dell'attività

- fare una verifica sui servizi agli iscritti

- illustrare il programma di lavoro territoriale

- illustrare l'attività nazionale dell'organizzazione

Queste assemblee debbono svolgersi in primavera, dopo lo svolgimento dei direttivi che approvano il bilancio e discutono della situazione organizzativa.

Gli iscritti devono essere informati, tramite lettera annuale dell'andamento politico sindacale e organizzativo dell'attività territoriale della FIM. Per rafforzare il rapporto tra iscritti e organizzazione si dovranno ricercare tutte le forme possibili per privilegiare l'iscritto al sindacato rispetto a chi non è iscritto, sia nell'erogazione dei servizi del sindacato che devono essere forniti in modo sempre più gratuito agli iscritti, sia nell'impostazione contrattuale avviando esperienze contrattuali dalle quale derivino vantaggi concreti agli iscritti.

2 - Gli operatori e i delegati

E' necessario continuare un lavoro di messa a punto e ridefinizione dei ruoli e dei compiti di queste due fondamentali figure dell'organizzazione. In particolare il profilo fondamentale dell'operatore a tempo pieno deve sempre più caratterizzarsi per attività di promozione e coordinamento dell'attività sindacale sul territorio, che resta un fondamentale presidio sia per l'attività contrattuale e organizzativa ordinaria che per la nuova sindacalizzazione, affermando uno stile di lavoro per progetti, favorendo la crescita dei delegati facendo loro acquisire capacità di gestione nei luoghi di lavoro sul piano organizzativo e contrattuale.

Va curata pure la crescita culturale e valoriale dei delegati, per favorirne una forte identità e reagire al potenziale rischio di corporativizzazione delle RSU che sarebbe reso possibile se passasse l'attuale orientamento del legislatore in materia di rappresentanza sindacale. Per consentire un maggiore accesso alla formazione e alle opportunità di crescita culturale dei delegati va messa all'ordine del giorno anche la possibilità di utilizzare le 150 ore.

E' necessario rinegoziare e modernizzare i diritti sindacali per i delegati in relazione agli strumenti di informazione utilizzabili ed alle ore di permessi fruibili oggi ridotti anche a causa della minore dimensione delle aziende.

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Elezioni alla Lascor di Sesto Calende

La Fim entra nella RSU

Il giorno 21/04/99 si sono aperte le urne alla Lascor di Sesto Calende, per eleggere la nuova RSU composta da sei delegati, cinque operai un impiegato.

Nel collegio operai la FIOM ha presentato cinque candidati e la FIM tre, mentre il collegio impiegati ha visto un unico candidato FIOM.

Sui cinque operai da eleggere la FIM ne ha ottenuti due. Ma la cosa più importante è che la FIM, pur avendo alcuni iscritti, non era rappresentata nella RSU da molti anni, e quindi adesso si aprono nuove possibilità per portare avanti il nostro impegno nella difesa dei diritti dei lavoratori.

I due lavoratori eletti sono Pierangelo Bottin ed Emilio Brocca.

La LASCOR ha 334 dipendenti di cui 68 impiegati e 269 operai.

Applica il contratto orafo argentieri.

L'unico impiegato è stato eletto con 41 voti.

Nel collegio operaio la FIOM ha raccolto 116 voti la FIM 55.

Ci sono state 3 schede bianche e 15 nulle.

Ai nuovi delegati auguriamo buon lavoro.

G. Marasco

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Dalla Whirlpool un'indicazione per tutto il sindacato provinciale

Giovani e lavoro: la strada della piena integrazione

Il 14 aprile firmato un accordo importante per dare agli assunti part time e a tempo determinato una maggiore stabilità di prospettive e di condizioni di lavoro.

Nel mese di aprile presso la Whirlpool di Cassinetta è stato siglato un accordo importante sull'occupazione. La stampa, e non solo quella locale, ha dato un ampio risalto a questa intesa, soprattutto perché porta a 600 le assunzioni realizzate dall'inizio dell'anno e perché una buona parte delle stesse (230) saranno trasformate in assunzioni a tempo indeterminato entro l'anno. Tuttavia ritengo che l'importanza dell'accordo sia un'altra e cioè il tentativo in parte riuscito di superare il dualismo che in questi anni si è creato tra i lavoratori; tra quelli assunti full time a tempo indeterminato e quelli assunti part time a tempo determinato. La Whirlpool, dal 1994 in poi, è stata un vero e proprio laboratorio in cui azienda e sindacato hanno cercato, ciascuno nell'ambito della propria rappresentanza di interessi, di trovare soluzioni negoziate, che trasformassero le esigenze di incremento dei volumi produttivi e di flessibilità in occupazione addizionale. Ciò ha consentito a molti giovani, dopo anni di ristagno, di fare un'esperienza lavorativa in fabbrica, tramite il contratto a tempo determinato, e ad una parte di trovare un'occupazione permanente. Tuttavia si sono venute a creare due aree di lavoratori con condizioni di lavoro molto diversificate. La prima, quella dei lavoratori "tradizionali", con la certezza dell'impiego e una tutela circa le flessibilità; la seconda, quella dei giovani, con un rapporto di lavoro precario e fortemente flessibilizzato (lavoro part time con turnetti al sabato, alla sera, nei festivi, etc.).

Scrivendo l'editoriale di "Informazione Fim" del mese di aprile del 1995 proprio su questo problema, che allora si stava delineando, concludevo rilevando che "ciò può essere all'origine di un conflitto potenziale che il sindacato è chiamato a valutare con la massima attenzione e, se del caso, a disinnescare con tempestività." E aggiungevo che, "due possono essere le strade: o quella dell'unificazione progressiva dei diritti e delle condizioni a livello accettabile per tutti, o quella di regolamentare l'area del lavoro atipico in termini tali da farne un'area di ingresso, con tempi il più possibile definiti, all'area –se così la vogliamo definire- del lavoro stabilizzato secondo le norme tradizionali."

A più di quattro anni di distanza devo dare atto al sindacato ed alla Rsu della Whirlpool, di avere cercato di percorrere con determinazione entrambe queste strade.

La prima si è rivelata, come c'era da aspettarsi, la più difficile. Nonostante ciò il sindacato, e la Fim in particolare, non si è sottratto all'impegno di studiare e proporre regimi nuovi di orario, per tutti i lavoratori, in grado di assorbire una parte rilevante della flessibilità chiesta solo ai "giovani". In questo caso l'accordo è mancato soprattutto per le esitazioni e le incertezze dell'azienda.

Del resto anche oggi abbiamo una controprova di quanto sia difficile questo percorso, se pensiamo che la trattativa per il rinnovo del contratto è incagliata soprattutto sulle materie degli orari e delle flessibilità.

La seconda strada si è rivelata invece percorribile e foriera di risultati interessanti. Negli accordi degli anni passati il risultato più significativo è stato quello di confermare periodicamente una parte dei lavoratori assunti a termine.

Questo risultato già era interessante, perché in altre grandi aziende della provincia che fanno un uso analogo dei contratti a termine, come ad esempio la Bticino, un accordo simile non è mai stato sottoscritto.

Il contratto sipulato lo scorso mese di aprile alla Whirlpool fa un ulteriore passo avanti.

Accanto alla conferma di più di un terzo dei lavoratori assunti con contratto a termine, introduce per i lavoratori confermati un nuovo diritto: quello di vedere il proprio orario di lavoro, dopo un periodo di 30 mesi, assimilato a quello degli altri lavoratori assunti full time e a tempo indeterminato. L'esperienza del part time su orari flessibili e particolari diventa quindi, come lo è stato il contratto a termine, una forma contrattuale di ingresso verso la piena "cittadinanza" aziendale, con piena uguaglianza delle condizioni di lavoro con tutti gli altri lavoratori.

Ci possono essere indubbiamente ulteriori miglioramenti da conquistare in futuro, ma questo è stato un passaggio di grande rilevanza. Il sindacato della Whirlpool si è dimostrato capace di "valutare con attenzione e disinnescare con tempestività il conflitto potenziale".

E' una linea importante per tutto il nostro sindacato in provincia.

Sergio Moia

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626: un progetto, una sfida

Partono gli "sportelli" di consulenza per RLS in tutte le sedi di zona della Fim

Il giorno 26/04/99 è partito il progetto della FIM di Varese sull'ambiente e sicurezza, legge 626. Tale progetto vede il coinvolgimento dei componenti del direttivo provinciale che fanno parte del gruppo "ambiente e sicurezza".

L'idea iniziale parte dalla considerazione che i nostri RLS, nella stragrande maggioranza, dopo essere stati eletti e dopo aver avuto un certo livello d'informazione, si sentono poi abbandonati a se stessi, perdendo ogni riferimento organizzativo, con successiva frustrazione personale.

Il primo impegno che ci siamo dati è stato proprio quello di contattare personalmente tutti i RLS collegati alla FIM. Infatti, contemporaneamente dalle cinque sedi della FIM, sono partite le telefonate, con le quali sono stati sentiti quasi tutti gli RLS.

Si è fatto sapere loro che la FIM mette a disposizione un pool di persone, in grado di dare risposte ai vari problemi che si presentano ad un RLS.

I problemi possono andare dal reperimento della modulistica (unica per tutta la provincia) per espletare le varie funzioni, come ad esempio la vidimazione dei registri sugli infortuni, alla più complessa analisi di un ciclo produttivo per individuarne le eventuali nocività.

Oltre ad essere di supporto diretto agli RLS, il gruppo dei componenti del direttivo ha il compito di verificare e aggiornare gli elenchi provinciali, di recepire e archiviare eventuali accordi che riguardano l'ambiente e la sicurezza, di prendere contatto con le RSU per promuovere iniziative e per incrementare il numero dei delegati alla sicurezza e altro ancora. Si potrebbe andare avanti all'infinito tanto è grande l'area in cui ci stiamo muovendo.

Inoltre si dovrà intrecciare in modo stretto un rapporto con i "punti d'incontro 626" delle varie CISL provinciali, ed eventualmente prendere contatti con RLS di altre categorie per socializzare le varie esperienze.

Dalla prima giornata è emerso uno scenario preoccupante, che passa dal delegato che non sapeva nemmeno di essere un RLS ad altri che non avevano fatto ancora il corso di formazione previsto dalla legge.

I componenti del direttivo hanno cominciato a prendere confidenza con questo nuovo ruolo, mentre la FIM può iniziare ad esaminare come risponde una parte dell'organizzazione, quando si passa dalla teoria alla pratica.

Sono già state individuate altre due giornate che saranno rispettivamente il 31/05/99 e il 28/06/99 quando, nelle sedi della FIM di Besozzo, Busto A., Gallarate, Saronno e Varese, si riuniranno i vari componenti del direttivo interessati per proseguire il lavoro iniziato.

Alla fine di questa prima fase dovremo decidere come andare avanti, quindi sarà utile ogni suggerimento che aiuti a superare la fase sperimentale e trasformi tutto ciò in un servizio duraturo.

Ogni RLS può chiedere informazioni in merito contattando la Fim di Varese, tel. 0332-283285 e mail: fimvarese@cisl.it

Il responsabile Giuseppe Marasco

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Arte e fabbrica

"La Margherita" è orgogliosa di aver collaborato con Fim Fiom Uilm della Whirlpool alla riuscita di una nuova manifestazione, che cerca di unire due aspetti della nostra espressività che molti ritengono inconciliabili: la produzione e l'arte.

Come dice il programma dell'iniziativa, la sfida è quella di portare l'arte in fabbrica. Perché in fabbrica non c'è solo l'impiegato, l'operaio e il dirigente: c'è l'uomo, e c'è per una parte rilevante del suo tempo. Perché la fabbrica è uno spazio di socializzazione e la cultura con l'arte ne è una dimensione importante. Perché i canali di diffusione dell'arte spesso sono elitari, ma l'arte in sé è comunicazione a tutti e chiede anche spazi di comunicazione collettiva. Perché tramite queste iniziative si scopre una dimensione sconosciuta e personale di molti che in fabbrica sono prevalentemente "funzioni e organigrammi". Perché ¼ ci sarebbero molti altri motivi, ma quello che ora importa è valutare quanto questa iniziativa ha saputo realizzare concretamente tutto questo tra i lavoratori della Whirlpool.

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Il Rappresentante per la Sicurezza

" Ora anche nelle aziende Artigiane''

Nel territorio di Varese si è costituito l'Organismo Paritetico territoriale artigianato, composto dai rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e dai rappresentanti delle organizzazioni artigiane, con sede a Varese presso il distaccamento delle Camere di Commercio situate a Villa Ponti. Successivamente dovrà essere operativa una sede anche a Busto Arsizio .

Gli organismi Paritetici sono costituiti ai sensi dell'art. 20 della legge 626/94 ed hanno tra i loro compiti principali quello di sensibilizzare ed informare gli imprenditori ed i lavoratori sulle tematiche ambientali e della sicurezza, in applicazione del D.L.gs 626/94. Non sono sostitutivi del ruolo di controllo degli enti pubblici preposti ma hanno l'obiettivo di attivare rapporti di collaborazione e scambio d'informazioni per costruire una cultura adeguata della prevenzione e della sicurezza.

Con l'avvio degli Organismi Paritetici ha iniziato ad operare nel nostro territorio il Rappresentante Territoriale dei lavoratori per la Sicurezza.

Questa nuova figura, che opera su tutti i comparti della realtà artigiana, è prevista dal D.L.gs 626/94 all'articolo 18. Le parti sociali (Associazioni Artigiane, Organizzazioni Sindacali) affermano che il sistema di rappresentanza territoriale è il più adeguato alla realtà delle piccole imprese e che in tal senso si sono impegnate affinché tale modello si affermi in maniera generalizzata.

In presenza del rappresentante territoriale, gli adempimenti in capo ai datori di lavoro, previsti dalle norme vigenti in tema di consultazione del rappresentante per la sicurezza, sono assolti nella sede dell'Organismo Paritetico Territoriale (OPTA), per il tramite dell'Associazione alla quale l'impresa è iscritta o alla quale conferisce mandato. Il territorio di Varese ha un tessuto di circa ventitremila aziende artigiane, di cui diciottomila con dipendenti. Pertanto in una prima fase il compito del RLST sarà quello della richiesta di documentazione inerente:

- la nomina del medico competente

- i nominativi degli addetti al Servizio d'Emergenza Pronto Soccorso, Antincendio ed Evacuazione

- a nomina del responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (interno o esterno)

- i rischi rilevati

- breve descrizione dell'attività lavorativa

tutta la documentazione sarà richiesta tramite l'OPTA territoriale.

Le procedure operative per la consultazione, la riunione periodica, l'accesso ai luoghi di lavoro sono in fase di approvazione.

l Rappresentante Territoriale può chiedere di visitare le aziende comunicando per iscritto all'Organismo Paritetico le imprese interessate.

L'associazione cui l'impresa è iscritta, dovrà confermare la propia disponibilità entro 7 giorni. Successivamente il RLST potrà accedere ai luoghi di lavoro affiancato da un referente dell'associazione di categoria.

Fermo restando i diritti che la legge attribuisce al lavoratore nei casi di pericolo immediato, i termini complessivi delle precedenti procedure sono ridotti a 3 giorni per emergenze che attengono al pregiudizio della sicurezza dei lavoratori.

Il RTLS è nominato dalle Organizzazioni Sindacali Regionali e dura in carica tre anni.

Le imprese artigiane che intendevano optare per il rappresentante territoriale per la sicurezza, dovevano effettuare tale scelta entro il 20 marzo 1998. In tale caso dal 1998 e per gli anni successivi verseranno L. 10.000 per dipendente in forza al 31/12 dell'anno precedente, in un apposito fondo intestato all'Ente Lombardo Bilaterale Artigianato.

Non ci sono ulteriori costi aggiuntivi per le imprese per l'espletamento di questa rappresentanza.

Le imprese che non hanno fatto né il versamento, né la scelta, devono farlo immediatamente perché inadempienti dal punto di vista contrattuale.

La FIM è impegnata affinché l'applicazione del D.L.gs 626/94 sia applicata anche in queste realtà dove il rapporto con le imprese molte volte è stato conflittuale.

L'ostilità dimostrata in passato sull'applicazione di queste norme, ci rende coscienti delle difficoltà che incontreremo, ma la sicurezza negli ambienti di lavoro oltre che tutelare i lavoratori serve a migliorare la qualità del lavoro svolto, perciò è nell'interesse delle stesse imprese.

Il sistema degli organismi paritetici bilaterali è lo strumento con cui come sindacato possiamo intervenire a maggior tutela e rappresentanza delle realtà artigiane', un lavoro lungo e difficile ma come c'insegna l'esperienza ormai consolidata d'altre regioni, è una sfida che si può vincere soprattutto quando parliamo di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, considerando che il D.L.gs 626 è ispirato ad una filosofia di tipo partecipativo.

Nelle imprese artigiane con più di 15 dipendenti se ci sono dei rappresentanti aziendali per la sicurezza, possono rivolgersi per qualsiasi informazione o consultazione al sottoscritto, così come possono fare tutti gli altri lavoratori al seguente recapito: sede di Busto Arsizio tel. 0331/679768 fax 0331-321891 E-mail:salvmanta@iname.com

Salvatore Manta

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A tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici

Un'ora di solidarietà per la popolazione del Kosovo

A partire dal mese di aprile '99 troverete in busta paga una delega per autorizzare il datore di lavoro ad effettuare una trattenuta pari ad un'ora di retribuzione a favore dei profughi del Kosovo.

L'invito che rivolgiamo a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici è di firmare il modulo di autorizzazione e di restituirlo al più presto tramite RSU direttamente agli uffici dell'azienda.

Questa sottoscrizione è rivolta ad interventi di solidarietà e accoglienza da realizzarsi verso i profughi del Kosovo attualmente in Albania, in Macedonia e qualora si rendesse necessario in Montenegro.

Per la raccolta di generi le Confederazioni hanno attivato un'azione coordinata dei tre istituti di cooperazione sindacale Progetto Sviluppo, Iscos e Progetto Sud i quali sono a disposizione per guidare eventuali spedizioni che i luoghi di lavoro vorranno gestire direttamente. Per l'invio di piccoli quantitativi e per la selezione del materiale è comunque consigliabile rivolgersi direttamente ai punti di raccolta territoriali della Croce Rossa e della Protezione Civile evitando così inutili sovrapposizioni.

Per qualsiasi dubbio o per ulteriori informazioni rivolgersi direttamente alle sedi dei sindacati di categoria o confederali.

Utilizzare il n. telefonico della Fim di Varese: 0332-283285

Le Segreterie di Cgil-Cisl-Uil Varese/Ticino Olona

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