In particolare a lui
fece capo la costituzione e lo sviluppo del Centro studi di Firenze, che fu la scuola di
tutta la dirigenza della Cisl.
La svolta della Cisl al VI congresso del 1969
determinerà la rottura di Mario Romani con il gruppo dirigente della confederazione e
labbandono conseguente di tutti gli incarichi assunti nellorganizzazione.
Da quel momento il suo impegno sarà
prevalentemente rivolto allUniversità cattolica di Milano pur mantenendo una grande
attenzione alle vicende sindacali, anche tramite la costituzione di istituti specifici,
come la Fondazione Pastore nel 1971.
Muore il 26 marzo 1975.
da:
Mario Romani, "Il risorgimento sindacale in Italia, scritti e discorsi
1951-1975", a cura di Sergio Zaninelli, Milano, Franco Angeli, 1988 |