La politica dei redditi |
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Dopo la sconfitta al referendum la CGIL apre un dibattito interno che sfocerà in una revisione di linea. Intanto, grazie anche all’opera di Ezio Tarantelli, che pagherà con la vita tale impegno, inizia una stagione nuova, caratterizzata dalla cosiddetta "politica dei redditi", una linea sindacale che porta, con gli accordi del 31 Luglio 1992 e del 23 luglio 1993, all’abbandono del salario indicizzato tramite la Scala Mobile ed a gettare le fondamenta di un nuovo sistema contrattuale, fondato sulla concertazione, sul contratto di categoria e sulla contrattazione aziendale. E’ il sistema contrattuale ancor oggi vigente nelle relazioni sindacali presenti nel nostro Paese. L’adesione dell’Italia agli accordi di convergenza di Maastricht per entrare nella "moneta unica europea" pone inoltre ulteriori vincoli, sia alla spesa, che all’inflazione. Gli accordi ricordati giocano un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi che consentono all’Italia di entrare nel numero di paesi europei che adotteranno la moneta unica. Con l’accordo del 23 Luglio, oltre alla riforma del sistema contrattuale, vengono introdotte nuove forme di rappresentanza nei luoghi di lavoro. Vengono cioè costituite le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), In questa logica anche la contrattazione salariale deve essere strettamente legata ai risultati aziendali: si afferma in gran parte, dopo 40 anni, l'idea di politica salariale elaborata dalla CISL negli anni 1951-53. Così come alla tradizione CISL del "risparmio contrattuale" appartiene l’accumulo di fondi gestiti anche da rappresentanze dei lavoratori. Questa idea, rilanciata dalla CISL all’inizio degli anni ’80
ed in quell’occasione respinta per la seconda volta dalla CGIL, trova una sua
definizione contrattuale a metà degli anni ’90, con la costituzione La stagione della concertazione e l’introduzione nel sistema di relazioni industriali italiano della logica della partecipazione resta ancora oggi una sfida importante per il sindacato e per la CISL in particolare, in quanto protagonista determinante della storia sindacale italiana ed ispiratrice di molte svolte innovative. |