Lavoratori e handicap

L'inizio di un lungo cammino...

Un'iniziativa di indagine e di sensibilizzazione che il collettivo Fim della Whirlpool propone a tutta la Fim

Da quel non tanto lontano Ottobre 1999 alla mia candidatura e conseguente elezione all'interno della RSU di fabbrica in Whirlpool Europe srl , e da quel breve Maggio 2000, eletto come rappresentante RLS, devo onestamente dire che l'impegno assunto come delegato della FIM/CISL mi ha portato e mi porta con vivo piacere, a organizzare programmi alquanto interessanti all'insegna dei portatori di handicap, mirati in quella futile speranza e sospirata realizzazione. Quell'essere a contatto con le vere realtà con le persone che si confidano e ti espongono i loro problemi di lavoro e le loro difficoltà fisiche nell'affrontarlo, mi fanno sentire parte integrante della categoria di cui anch'io faccio parte. E' per questo che non trovo alcuna difficoltà a capire ed inserirmi coinvolgendomi nei loro problemi e aiutandoli nei limiti del possibile. Il problema handicap nell'ambiente lavorativo non è cosa di poco conto. Esso va valutato e analizzato caso per caso con estrema attenzione e cautela. Dalle prime esperienze fatte, in questo breve lasso di tempo, mi sono proprio reso conto che in Whirlpool gli invaldi che occupano una postazione di lavoro sono tanti e, ovviamente, con problemi e patologie completamente diverse. Rientrare in una categoria riconosciuta dalle commissioni esterne comporta la possibilità di far valere i propri diritti anche sul lavoro per legge. Ho notato, durante i miei sondaggi personali, che molti invalidi inseriti al lavoro sono all'oscuro della legge 68/99, inerente a diritti e doveri sui portatori di handicap. Ed ecco che dopo un'attenta e mirata riflessione, insieme a tutto il collettivo Fim Cisl di fabbrica, ho deciso di organizzare un questionario che mira a conoscere tanti altri invalidi e capire le loro problematiche. Proprio in questi giorni i nostri delegati lo stanno distribuendo in tutta la fabbrica. Lo stesso, era già stato anticipato con un comunicato che spiegava le modalità di compilazione, invitando tutti gli interessati a dare delle risposte individuali, facendolo con massima schiettezza e sincerità, per facilitare il percorso di una eventuale soluzione ai diversi problemi che emergeranno. Sarà come una rampa di lancio, un primo approccio più che altro confidenziale. Le risposte al questionario ci faciliteranno il percorso in questo lungo cammino che andremo a portare sui piani di lavoro, con il solo ed unico obiettivo di tutelare le persone portatori e portatrici di handicap, che lavorano nel mondo Whirlpool e che ne hanno veramente bisogno. Il nostro appello è proprio quello di sensibilizzare un po' tutti, persone interessate e non. Se questa iniziativa poi fosse riproposta in altre aziende della provincia, ciò costituirebbe il primo passo per trovarci tutti uniti nelle varie lotte e iniziative che andremo ad affrontare per la salvaguardia e la tutela dei nostri diritti all'interno della Whirlpool e di tutte le altre aziende che aderiranno.

Saremmo grati, nell'interesse di tutti, di non farne abuso di quei diritti acquisiti in passato, perché altrimenti si rischierebbe di perdere credibilità anche verso persone che veramente usufruiscono di tali diritti a tutti gli effetti, con l'impegno di farci carico e controllare la veridicità degli handicap in modo di non danneggiare nessuno.

Francesco Sgrò

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