MEGAFUSIONE SCHNEIDER- LEGRAND

94.000 dipendenti, un fatturato di 12,4 miliardi di euro

 I due Gruppi hanno annunciato ieri l’intenzione di dare vita a un colosso mondiale dei sistemi elettrici. Il nuovo gruppo presenta, a fine 2000, profitti per 800 milioni di euro. Le due società porteranno in dote i marchi più significativi come Bticino, Merlin Gerin, Ortronics ecc. L’operazione prevede un’offerta pubblica di scambio azionario a partire dal 25 gennaio per concludersi il 28 febbraio, mentre l’integrazione operativa dovrebbe avvenire in corso d’anno.

Nulla di sorprendente sullo scenario di un apparato industriale sempre più internazionalizzato (le due società sono presenti, infatti, su tutti i continenti) ma certamente strano è il fatto che di tale vicenda i lavoratori e il sindacato siano stati tenuti all’oscuro come se i rapporti tra le parti siano "cosa altra" dagli interessi dell’azienda. Certo la legislazione internazionale tutela l’azionariato nei modi più appropriati, ciò non toglie che anche i lavoratori, tramite gli organismi di consultazione previsti dalla normativa europea, possano essere informati e consultati con modalità più tempestive di quanto avvenga oggi. Resta il fenomeno di un mondo industriale sempre più legato a sistemi finanziari che ne governano le sorti e che rendono molto più complessa e internazionalizzata la vita delle aziende.

I nuovi assetti societari, gli eventuali nuovi modelli organizzativi devono essere conosciuti e verificati con le organizzazioni sindacali che, nel nostro caso, sono impegnate a garantire assetti produttivi, occupazionali e professionali in Bticino.

Per queste ragioni, la componente sindacale del CAE Legrand e il Coordinamento nazionale Bticino hanno richiesto alle rispettive parti aziendali incontri urgenti e chiarificatori della situazione in atto, per poi dare conto ai lavoratori del Gruppo.

 Varese, 16 gennaio ’00

 Il coordinamento nazionale FIM FIOM UILM Bticino