Malattia e visite fiscali Dichiarazioni tratte dalla verbalizzazione dell'intervento del Primario della sede al Comitato provinciale dell'Inps di Varese. "Il Primario della sede di Varese, premesso che il problema delle assenze a visita medica di controllo è stato ampiamente all'attenzione delle Sedi nonché a livello centrale, precisa che, con recente disposizione, sono state impartite direttive specifiche cui attenersi; in particolare è stato ribadito l'onere del lavoratore di presentare la giustificazione nonché l'onere del medico di Sede di controllare che tale giustificazione risponda a precisi requisiti. La giustificazione, infatti, deve essere rilasciata da un medico o da un ambulatorio ufficialmente riconosciuto, mentre non sono da ritenere valide le giustificazioni rilasciate da strutture private. È inoltre indispensabile che il lavoratore, trovato assente a visita di controllo, dimostri che l'accesso presso lo studio del proprio medico era assolutamente impossibile in orari diversi da quelli stabiliti dalle fasce di reperibilità. Il Primario aggiunge che, nel rispetto delle direttive impartite, il metro di valutazione usato dai medici della Sede è per tutti lo stesso, anche perché l'assenza deve essere ovviamente legata alla patologia. A suo avviso gli orari di ambulatorio dei medici di famiglia sono ampi e quindi la giustificazione addotta dai lavoratori assenti deve essere più che valida; inoltre quando durante le fasce di reperibilità il lavoratore ammalato è costretto a recarsi, per delle terapie, presso istituti non convenzionati è tenuto a darne comunicazione all'INPS o al datore di lavoro. Sul carattere d'urgenza dell'accesso allo studio del proprio medico ogni giustificazione è ovviamente da analizzare singolarmente specie perché, di norma, i medici non indicano giustificazioni particolarmente degne di attenzione." |